Human Flourishing: un viaggio bilingue alla scoperta di Freud e della psicoanalisi

Come il seme custodisce in sé la promessa di un fiore, l'essere umano racchiude la potenzialità di una piena realizzazione. Il concetto di Human Flourishing (o Fioritura Umana), ispirato all'eudaimonia aristotelica, rappresenta, nella psicologia Positiva, il funzionamento psichico ottimale che investe ogni dimensione dell'individuo: cognitiva, emotiva, comportamentale e sociale.

La rivista “Human Flourishing” è il frutto dell'entusiasmo e della dedizione degli studenti del Liceo delle Scienze Umane “Galilei” di Nardò in provincia di Lecce, un progetto che ha trasformato l'apprendimento in una vera e propria avventura editoriale.

Al centro di questo intenso lavoro di ricerca e analisi la metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning), un approccio metodologico che prevede l'insegnamento di una disciplina non linguistica in una lingua straniera veicolare.

Guidati dalla docente di Lingua e Cultura inglese Claudia Melcarne e dalla docente di Scienze Umane Daniela Posi, gli studenti del biennio del Liceo delle Scienze Umane hanno sperimentato questa metodologia lavorando su tematiche legate al disagio sociale, alla devianza e alla criminalità, che stimolano la riflessione su sé stessi e sul delicato processo di crescita adolescenziale.

La rivista ha preso vita in ambienti di apprendimento collaborativi e innovativi, ciascuno dedicato a una specifica fase del processo editoriale: la biblioteca ha rappresentato la sede della ricerca bibliografica e sitografica, propedeutica alla stesura degli articoli; il laboratorio di scienze umane si è trasformato in una vera redazione giornalistica, dove gli studenti e le studentesse hanno elaborato i contenuti disciplinari nelle due lingue; infine, il laboratorio di informatica ha fornito gli strumenti necessari per la creazione grafica della rivista, attraverso l'utilizzo di un software didattico collaborativo.

“Human Flourishing” non è solo una rivista ma un esempio virtuoso di come la scuola possa trasformarsi in una fucina di talenti, dove il “saper fare” e il “saper essere” si incontrano per formare cittadini del futuro pronti ad affrontare ogni sfida con menti integre e cuori aperti.