Cronaca Frigole l’allarme dei residenti: “Un filo di acqua dai rubinetti: estate a rischio” L’acquedotto rurale ha delle perdite pesantissime: serve un intervento infrastrutturale che non arriva 27/04/2025 circa 2 minuti Per i residenti della marina leccese di Frigole le cose si mettono male: “Siamo molto preoccupati: ci prepariamo a un’estate senz’acqua”. Pinuccio Rizzo, uno dei rappresentanti dei comitati spontanei degli abitanti, ha chiesto nuovamente aiuto a Palazzo Carafa. Alcune volte c’è solo un filo d’acqua che passa dai rubinetti: già al primo piano è difficile che arrivi un flusso normale. “È un problema annoso che le istituzioni devono impegnarsi risolvere una volta per tutte -dichiara Antonio Rotundo - Non è più rimandabile un importante intervento infrastrutturale”. L’Arif aveva alcuni progetti per l’ammodernamento della rete che non sono stati finanziati con i fondi di coesione: è stata un’occasione persa.È passato circa mezzo secolo e l’acquedotto rurale delle marine leccesi è ormai un colabrodo che fa perdere l’80% dell’acqua che lo attraversa. La rete si estende per circa 30 chilometri ed è obsoleta, con diametri ridotti, ma anche con tratti non posizionati su rete stradale e ostacolati dalle radici di pini secolari.L’Aqp fornisce acqua tramite due prese che si trovano sulla Lecce-San Cataldo e nel centro di Frigole: nell’ultima Commissione controllo è emerso che solo nel 2024 sono stati erogati 340mila metri cubi di acqua, una quantità enorme che in buona parte viene dispersa nella terra. Con la stessa quantità d’acqua si copre il fabbisogno di un abitato pari a 5000/6000 persone, secondo i vertici Aqp, mentre a Frigole non si copre il fabbisogno di molti meno residenti. La rete deve essere ristrutturata con urgenza.La situazione non si risolve con l’autoclave, che costa 700-800 euro. Le caldaie vanno sempre in blocco per mancanza della risorsa idrica. “Quest’anno è stato ridotto il flusso per risparmiare sugli invasi, ma una comunità come noi non può restare così senz’acqua - spiegano i residenti / Siamo circa 3200 sul litorale, ma l’estate diventiamo almeno il doppio”. Difficile allacciarsi alla linea dell’acquedotto (che comporta comunque delle spese importanti). “Non possiamo seguire il consiglio di Aqp, non per mancanza di buona volontà, ma perché non c’è la fogna e dovremmo farne una noi, di quelle ecologiche e non allacciate al Comune, che dovremmo manutenere con l’autospurgo ogni due mesi, senza contare permessi da chiedere e tanto altro. Non tutti se lo possono permettere e non tutti lo possono fare. Il Comune dovrebbe mettere in funzione la rete fognaria che è già stata fatta, ma manca l’intervento infrastrutturale”. “Purtroppo è una vicenda che possono risolvere solo Aqp e Arif – spiega il vicesindaco Roberto Giordano Anguilla – Cercheremo, per quanto di nostra competenza, di sollecitare le istituzioni competenti”. La situazione è insuperabile senza costosi lavori infrastrutturali: per il resto si cercherà di tamponare le emergenze, con Aqp che aumenterà il flusso d’estate (che porta a un aumento della dispersione di acqua), quando la marina si riempie di turisti e proprietari di seconde case.
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