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Sfilata a Lecce per il 75° raduno dell'Associazione Nazionale Ferrovieri del Genio

Corteo per le vie del centro ieri in città. Deposta una corona d'alloro davanti al Monumento ai Caduti ed intonato l'Inno d'Italia.

Si è svolta ieri per le vie del centro storico di Lecce la sfilata dell'Associazione Nazionale Ferrovieri del Genio. L'eventi rientro nell'ambito del raduno per la celebrazione del 75° raduno nazionale dell'associazione che quest'anno è stato ospitato nel capoluogo salentino in una lunga serie di iniziative in programma tra il 20 ed il 26 giugno.

La sfilata è giunta fin in Piazza Italia dove, davanti al Monumento dei Caduti, è stata deposta una corona d'alloro e poi intonate le note dell'Inno di Mameli.

Breve storia del Genio Ferrovieri
Nel 1855 ebbe origine la specialità ferrovieri quando per la prima volta una unità del Genio viene impiegata in lavoro d’armamento sulla linea Balaklava-Kamara durante la guerra in Crimea.

Il 4 Agosto 1873 il Genio Ferrovieri veniva riconosciuto nel nostro territorio col compito fondamentale di costruire, riparare ed esercitare linee ferroviarie.

Nel 1887 la prima linea ferroviaria gestita dai Genieri dell’esercizio fu la coloniale Massaua-Sahati

Il 1° Luglio 1895 venne costituita una Brigata Ferrovieri (Vero atto di nascita della specialità).

Tra il 1908 e 1910 venne assunto l’esercizio delle linee Roma-Frascati e Torino-Torre Pellice-Barge per l’addestramento dei propri specializzati.

Nel 1910 le unità ferrovieri subirono la prima ristrutturazione che diede luogo alla costituzione del 6° Reggimento Genio Ferrovieri.

Fin dal 15 Febbraio 1915, con una convenzione, assumeva l’esercizio della Chivasso-Aosta

Nella Prima Guerra Mondiale 23 compagnie ferrovieri furono impiegate per incrementare la potenzialità delle strade ferrate del Veneto. Il rapido spostamento di mezzi, uomini e materiali dal fronte trentino a quello dell’Isonzo fu determinante ai fini della vittoria.

Durante la Seconda Guerra Mondiale 11 battaglioni e 5 sezioni di esercizio linee operarono in Grecia, Albania, Africa settentrionale, Croazia – Slovenia e Russia. Grandiosa fu l’opera di ripristino per interruzioni di strade, ferrovie, esercitando anche linee ferroviarie. Dopo l’armistizio, venne costituito un raggruppamento ferrovieri che continuò ad operare al seguito delle truppe alleate e del Corpo Italiano di Liberazione. Il 1° Novembre 1945 il raggruppamento fu sciolto e la specialità venne raccolta da due Compagnie autonome di stanza a Torino e a Bologna che cooperarono con le Ferrovie della Stato per la ricostruzione della rete ferroviaria duramente provata dalla guerra

Il 1° Ottobre 1957 il Reggimento Genio Ferrovieri fu ricostituito con i suoi due Battaglioni nelle sedi di
- Castel Maggiore con personale specializzato in grado di operare efficacemente nel settore dell’armamento e di ripristino dei ponti su qualsiasi linea
- Torino quello di esercizio della tratta Chivasso –Aosta di 100 km per l’addestramento del personale viaggiante (macchinisti e capitreno) e dei Capistazione.
- I Capistazione alloggiavano nelle 19 stazioni situate lungo la linea, mentre i Capitreno e i Macchinisti dal 1 ottobre del 1958 al 1 dicembre del 1991avevano la loro sede nella caserma Giordana in Chivasso.

Il resto è storia recente, fino al passaggio della gestione della linea da parte del personale FS. Il 27 settembre 2001 i Genieri hanno lasciato la linea e le caserme in silenzio, senza ricevere (dopo 86 anni di onorato servizio) alcun saluto e nessun ringraziamento da parte delle istituzioni e dei cittadini, oggi pentiti amaramente.

In questo reparto altamente qualificato e specializzato si sono formati decine di migliaia di ferrovieri,da manovratori ad operai d’armamento da capistazione a macchinisti. 100 chilometri con le stellette che hanno forgiato tanti cittadini al senso di appartenenza e di servizio,una palestra di vita non comune.

Ora il Reggimento del Genio Ferrovieri ha sede a Castel Maggiore (Bologna) e ci preme sottolineare l’importanza dei compiti svolti nei Balcani atti a ricostruire in sicurezza ,bonificando i territori dalle mine, le linee ferroviarie di Bosnia Erzegovina Montenegro, Macedonia e Kosovo.

Importanti compiti di protezione civile svolti durante i terremoti in Emilia Romagna del 2012,Amatrice e Centro Italia nel 2016/2017,alluvioni recenti in Emila Romagna.

L’opera incessante svolta durante queste calamità naturali sono state particolarmente apprezzaten dalle popolazioni locali e dalle amministrazioni del posto. Competenza, sacrificio e disponibilità questi gli elementi distintivi dell’opera dei genieri.

Ricompense concesse alla Bandiera del Reggimento Genio Ferrovieri
- 1915 – 1918 guerra Italo – Austriaca Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa alla Bandiera dell’Arma del Genio
- 20 Ottobre 1860 Medaglia di Bronzo al V.M. per essersi distinta nel combattimento del Macerone
- Dicembre 1942 Croce al V.M. nella campagna al fronte orientale zona Krasnogorowka in Russia
- 7 Novembre - 7 Dicembre 1966 Medaglia al Merito Civile per essersi adoperato in occasione dell’alluvione di Firenze
- 1978 – 1982 Croce di Bronzo al merito dell’esercito per posa in opera del ponte ferroviario sul fiume Toce in località Verbania, dopo l’alluvione del 1977. Impiegato per la prima volta in Europa un materiale da ponte di nuovo tipo con un’unica luce di 120 m.

Gloria ai Martiri e agli Eroi
- 24 Marzo 1944 Medaglia d’Oro al Valor Militare (alla memoria) sul campo al Colonnello CORDERO LANZA GIUSEPPE Nobile dei Marchesi di Montezemolo
- 15 Marzo 1945 Medaglia d’Oro al Valor Militare (alla memoria) al Generale di Brigata PEROTTI GIUSEPPE

Stemma Araldico
Scudo Sannitico inquartato. Nel primo quarto, di colore azzurro, è rappresentato lo stemma di Torino. Sede del Comando del 2° Battaglione g.fv. con un toro furioso ornato d’argento. Nel secondo, di colore porpora, è rappresentato il tridente bizantino d’Ucraina (Campagna di Russia del 1942) caricato su uno scudo di colore azzurro. Nel terzo, di colore rosso, è rappresentato lo stemma della provincia di Campobasso (Combattimento del Macerone del 1860) con ghirlanda di spighe di grano avvolgente una stella ad 8 raggi. Nel quarto, di colore azzurro, è rappresentato lo stemma della provincia di Bologna, sede del Comando del Reggimento Genio Ferrovieri e del Comando del 1° Battaglione con un leone rampante d’oro che leva un vessillo a tre fasce (verde, argento con motto “Libertà” e rosso).

Ornamenti esteriori
Sormonta lo scudo la Corona Turrita. Due nastri azzurri ai lati dello scudo scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda annodati nella parte centrale della corona turrita, rappresentano le ricompense al Valore concesse alla Bandiera del Reggimento Genio Ferrovieri.
Sotto lo scudo è posta una lista bifida d’oro (cartiglio) svolazzante ed incurvata riportante il motto in latino con caratteri in nero lapidari “FERVIDIS ROTIS AD METAM” che significa: “VERSO LA VITTORIA CON LE RUOTE IMPETUOSE”.


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