Cronaca Sanità Lecce 

ASL Lecce: approvato il piano budget per le prestazioni aggiuntive anno 2024

Il Piano ha l’obiettivo di ridurre le liste di attesa e acquisire prestazioni ulteriori a causa di carenza di personale.

Per la prima volta in ASL Lecce è stato approvato il Piano budget per le prestazioni aggiuntive, ovvero quelle attività libero professionali che vengono richieste dall’Azienda a medici, infermieri e altri professionisti del comparto sanitario, in via eccezionale e temporanea, a integrazione dell’attività istituzionale.

Il Piano ha l’obiettivo di ridurre le liste di attesa e acquisire prestazioni ulteriori a causa di carenza di personale e dinanzi a necessità organizzative non altrimenti gestibili, in ambiti e obiettivi ben specifici.

Il Piano garantisce una programmazione delle prestazioni aggiuntive per il 2024, con la definizione delle aree prioritarie di interesse, quelle a maggiore criticità, e sulla base dei dati storici, assegnando un budget ai Direttori di Dipartimento o di Struttura per l’organizzazione e l’erogazione delle sedute aggiuntive.

Sono state definite aree prioritarie di intervento: i Pronto Soccorso, i Dipartimenti di Emergenza Urgenza, i Reparti di Anestesia e Rianimazione, i Reparti di Nefrologia e Dialisi, la Diagnostica, le Liste tutor che attivano percorsi di garanzia per tutte le prestazioni ambulatoriali, gli Screening oncologici.

Il Piano, nei fatti, consente incrementi di sedute di sala operatoria, di esami radiodiagnostici con grandi macchine, di sedute di dialisi, sostiene l’organizzazione dei Pronto Soccorso, quella degli screening e contribuisce ad abbattere le liste di attesa. Costo complessivo 3.259.000 euro.

Sono state approvate contestualmente le direttive e le modalità operative per l’espletamento delle prestazioni aggiuntive e il relativo iter di autorizzazione e liquidazione.

“Questo Piano ha diversi vantaggi: sulla base di necessità di programmazione sanitaria e di ottimizzazione della spesa punta ad allocare risorse ulteriori nelle strutture sguarnite, come l’emergenza urgenza, e nevralgiche, e lo fa sulla base di criteri rigidi e condivisi, supportando le strutture che, anche alla base di dettagliate analisi dei dati storici, sono in sofferenza a causa della carenza di personale. Il Piano al tempo stesso punta a fortificare le ‘liste tutor’, perché ci sia sempre più coerenza tra codice di priorità della prescrizione e i tempi di attesa, e a garantire gli obiettivi di adesione e estensione previsti dagli indicatori NSG/LEA per i tre livelli dei programmi di screening” ha dichiarato il Direttore generale Stefano Rossi.


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