Cronaca Economia e lavoro Lecce 

Sospensione servizi ad Sgm, il sindaco Poli Bortone incontra i sindacati

Per ascoltare le istanze ed avviare un tavolo di concertazione per delineare un progetto adeguato che coniughi esigenze dei lavoratori ed efficienza reale del servizio.

Dopo la decisione dell'Amministrazione comunale di sospendere l'affidamento in concessione dei servizi in house providing ad Sgm, il sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone ha inteso subito confrontarsi con i rappresentanti sindacali per chiarire le motivazioni del provvedimento, con il quale - è stato assicurato - ''non si vuole mettere in discussione il percorso sin qui intrapreso per la società in house''.

Scopo dell'incontro è stato ascoltare le istanze dei sindacati ed avviare assieme a loro e ad i tecnici del Pums un tavolo di concertazione per delineare un progetto adeguato che sappia coniugare le esigenze dei lavoratori con l'efficienza reale di un servizio destinato alla collettività.

Il piano d'esercizio di Sgm, dunque, sarà oggetto di una consultazione con i consulenti di Palazzo Carafa, i sindacati ed i progettisti. Si dovrà verificare se l'organizzazione dei servizi sia aderente agli intenti dell'amministrazione comunale ed alla previsione della realizzazione dei parcheggi di scambio agli ingressi della città.

I sindacati hanno apprezzato l'approccio alla questione da parte dell'amministrazione e l'esigenza di un approfondimento, richiedendo dei tempi brevi per evitare problematiche connesse al finanziamento dei 900mila chilometri aggiuntivi. Da parte sua, l'amministrazione si è impegnata a procedere quando prima con le scelte più adeguate, non necessariamente nei limiti del 31/12/2024, oggetto di un atto di proroga che è solo l'ultimo di una serie di analoghi provvedimenti già precedentemente adottati.

''Sono soddisfatta dell'esito positivo del confronto, in cui abbiamo ascoltato con attenzione ciò che i sindacati intendevano rappresentarci, soprattutto rispetto ad alcune preoccupazioni ed aspetti della questione, legati a notizie e voci poco chiare'', ha dichiarato il sindaco Adriana Poli Bortone.

''Abbiamo rassicurato i sindacati - ha aggiunto - di non avere alcuna intenzione di rimettere in discussione la società in house, né l'intero percorso già compiuto. Ma abbiamo l'esigenza di capire come l'aspetto tecnico e quello finanziario possano andare d'accordo ed essere coerenti tra loro. In tal senso, abbiamo chiesto ed ottenuto la disponibilità dei sindacati a partecipare ad un tavolo di concertazione al quale siederanno anche i progettisti del Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums)''. L'invito è per la prossima settimana.

''Cautelativamente abbiamo inteso adottare un provvedimento di rinvio sino al prossimo dicembre - ha proseguito il sindaco - ma cercheremo di fare di tutto perché si possa pervenire ad una conclusione corretta che vada incontro sia ai lavoratori, sia ai nostri concittadini. Gli utenti dei servizi non possono essere vessati da aumenti se il trasporto pubblico non funziona così come dovrebbe. In questo senso non vi erano state forme di concertazione, per cui ora vogliamo agevolarle e portarle avanti. Per questo, intendo ringraziare i sindacati che si sono dimostrati assolutamente disponibili ed ora potranno rappresentarci, step dopo step, tutte le esigenze dei lavoratori ma anche soluzioni e proposte per far funzionare adeguatamente il trasporto pubblico locale. Si è anche parlato dell'ipotesi avanzata da un sindacato nazionale, condivisa da tutti, sull'attivazione dell'articolo 46 della Costituzione che prevede la partecipazione dei lavoratori alla gestione ed agli utili dell'azienda. E ciò, naturalmente, stabilisce un rapporto molto più stretto fra lavoratori e l'azienda stessa. Anche su questo intendiamo lavorare''.


Intanto, si registra la posizione di Filt Cgil, Fit Cisl e Fisa Cisal, allarmati da uno dei primi provvedimenti della neoeletta sindaca di Lecce, Adriana Poli Bortone, hanno scritto alla prima cittadina lo scorso 3 luglio una lettera. Ed hanno ottenuto immediato riscontro, con l’incontro fissato per il 4 luglio, stamane, a Palazzo Carafa. La risposta è stata tranquillizzante: il percorso di internalizzazione del servizio, da affidare alla società divenuta al 100 per cento di proprietà del Comune nel 2022, non è in discussione.

Campanello d’allarme. Ha destato preoccupazione nei sindacati uno dei primi atti compiuti dalla sindaca: una nota inviata al dirigente del settore “Polizia Locale e Protezione Civile, Mobilità-Viabilità” con cui si chiedeva la sospensione della determina che spianava la strada all’affidamento in house dei sue servizi. Per questo motivo il 3 luglio Filt Cgil, Fit-Cisl e Faisa Cisal hanno scritto al Municipio: “La scelta di rendere completamente pubblica la società ci vedeva e ci vede favorevoli poiché consente di mantenere unificati i servizi e proietta Sgm verso un futuro più stabile e solido rispetto ad una gestione prettamente privata”, hanno scritto i segretari Fabrizio Giordano (Filt Cgil), Pierdonato Ligori (Fit Cisl), e Antonio Rizzini (Fisa Cisal). Uno “scatto in avanti” a poche ore dall’insediamento, tra l’altro senza alcuna comunicazione ai sindacati che pure avevano contribuito al percorso, che ha lasciato perplessi e preoccupati. Da qui la richiesta di un incontro urgente.

L’incontro. Poli Bortone ha immediatamente convocato per stamattina alle 9 i sindacati. I tre sindacalisti hanno manifestato la necessità di non interrompere il percorso intrapreso dall’amministrazione Salvemini rispetto all'affidamento in house. “Abbiamo ribadito la necessità di aprire fin da subito la discussione complessiva su tutto il personale: ci sono livelli retributivi e condizioni di lavoro che vanno migliorate”, dicono. “La sindaca ci ha tranquillizzati rispetto al proseguimento del percorso ed ha chiarito l'intenzione di verificare l'effettiva congruità tra il graduale aumento delle tariffe di sosta ed il programmato efficientamento del trasporto pubblico locale”. Dal tavolo è uscita anche la volontà di istituire fin dalla prossima settimana un tavolo tecnico, costituito dai dirigenti di Sgm, da progettisti esterni e interni e dalle organizzazioni sindacali, allo scopo di verificare l'effettiva rispondenza alle esigenze di lavoratori e cittadini leccesi del nuovo programma di esercizio. I sindacati hanno anche incassato un ulteriore risultato: l’apertura, in futuro, alla partecipazione dei dipendenti di Sgm all'interno del consiglio d’amministrazione. “Abbiamo dato ampia disponibilità a collaborare con l’amministrazione comunale, a patto che siano condivise le nostre priorità: miglioramento delle condizioni di lavoro in Sgm e miglioramento della mobilità sostenibile dei cittadini”.



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