Cronaca Turismo 

''Un incubo durato 16 ore''

Il racconto di alcuni lettori che hanno vissuto una vera e propria odissea per rientrare in Italia dall'Albania a bordo di un traghetto tra mille disservizi e disagi.

''Abbiamo vissuto un incubo insieme ad altre 1600 persone. Avevamo il viaggio di ritorno da Valona per le 14:30. Siamo arrivati al porto alle 11:00 ma dicevano che per fare il check-in era troppo presto, rimandandoci alle 12:00, poi alle 13:00. Siamo stati sotto al sole con bambini e neonati. Alle 14:00 abbiamo fatto il check-in ma il traghetto portava ritardo di un'ora mentre c'erano persone che controllavano la rotta su internet e dicevano che mancava tanto per l' arrivo del traghetto''. Inizia così il racconto di alcuni nostri lettori che hanno vissuto una vera e propria odissea per rientrare in Italia dall'Albania a bordo di un traghetto.

''Siamo entrati nel terminal - prosegue il racconto - ed eravamo tutti in piedi con poche poltrone e ad un certo punto ci siamo messi per terra.
Nessun tabellone per indicare orario e ritardi, ma correvano solo notizie del tipo: 'non partiremo prima delle 18', 'Il traghetto sta avendo problemi', 'Stamattina il traghetto è partito in ritardo, deve ancora arrivare a Brindisi, fare scendere la persone e ritornare a prenderci (e parliamo di 5 ore di viaggio...). Alle 17:00 ci fanno fare i controlli e avanziamo, entrando su un traghetto pieno zeppo di persone. Chi aveva il posto a sedere si ritrova con altre persone che avevano la stessa poltrona, chi aveva la cabina si ritrovava a discutere con qualcun altro che aveva la prenotazione per la stessa cabina. Si sono surriscaldati un po' gli animi ma il personale non riusciva a gestire tutte queste lamentele e intanto le ore passano''.

''Chiedendo spiegazioni, ci hanno detto che il traghetto delle 14:30 era stato soppresso e ci hanno fatto mettere clandestinamente su un altro traghetto già pieno quindi se non volevi stenderti a terra potevi pagare la cabina 25 euro. Arriviamo così alle 19:00 e noi eravamo ancora fermi al porto ma nessuno dava spiegazioni. Abbiamo sentito che qualcosa si muoveva alle 19:30. Pian piano siamo partiti ma non siamo usciti nemmeno dal porto che il traghetto si ferma. Chiudono la reception, chiudono il bar. E nessuno che ci avvisava di ciò che stava succedendo.
La gente iniziava a preoccuparsi, bambini che iniziavano a sentirsi male, chi rimetteva da una parte chi dall' altra. Ormai la stanchezza era tanta, Calcolando che l'arrivo a Brindisi sarebbe dovuto essere alle 19;30. Quindi dovevamo in qualche modo avvisare a casa, ma i cellulari non prendevano e chiedendo la password del wifi dicevano che costava 5 euro per un giga''.

''Alle 20:00 iniziano i primi sintomi di sclero e iniziano ad alzare la voce con il personale di bordo che a loro dire non sapevano cosa stesse succedendo ma la richiesta di parlare con il Capitano  o che ci d'essere giusto qualche spiegazione con il megafono scivolava... Qualche bambino rvomitava ed alle famiglie nessuna assistenza per ripulire, inoltre iniziavamo ad avere sete e il bar era chiuso. Quando hanno iniziato a chiedere più informazioni e a chiedere dell' acqua hanno aperto il bar e dovevamo acquistare anche l'aria che non c'era. Faceva caldo, ai sudava e dopo vaghi tentativi di avere qualcuno che ci dava spiegazioni il ragazzo del personale dice che avevamo un problema all'ancora quindi da lì non potevamo muoversi''.

''Vediamo le motovedette che si avvicinano e dicevano che si erano attorcigliate le ancore quindi non si sapeva come risolvere questo problema. Questo problema non si sapeva se si risolveca subito o, magari, potevamo rimanere lì fino al mattino e chi è riuscito a parlare con il capitano diceva che era abbastanza maleducato dicendo che stavamo chiusi in quel traghetto solo da un'ora. Hanno chiamato anche il Consolato Italiano risolvendo poco. Solo alle 20:30 hanno annunciato che mancavano pochi minuti per partire''.

''Siamo partiti arrivando nel porto alle 2:30. Alcune persone avevano altra strada da fare per arrivare a casa, altre avevano la macchina nel parcheggio che ormai era chiuso e  potevano prenderla alle 6.30 e persone che hanno perso anche l' aereo. Scandaloso! Un brutto incubo durato 16 ore...'', concludono.


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