Cronaca Università Lecce 

Passano anche nel CdA gli aumenti delle indennità dei vertici universitari

Non è stato raccolto l’appello dei sindacati rivolto al Consiglio di amministrazione di Unisalento per chiedere un passo indietro sugli aumenti dei compensi, che per il rettore quasi si quintuplicano.

Al Consiglio d’amministrazione di UniSalento i sindacati avevano chiesto un passo indietro, ma l’aumento delle indennità è stato votato ugualmente in mattinata. Anche per alcune sigle studentesche queste decisione “potrebbe determinare danni alla funzionalità dell’Ateneo”, che già a subito un taglio da 3,5 milioni. “Alla luce dei nuovi tagli del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) si rischia di compromettere la gestione dell’Università” - spiega la Flc-Cgil.

Lo scorso 1° ottobre il Senato Accademico ha deliberato una proposta che prevede un aumento esorbitante dei compensi di rettore (da 25mila euro a 115mila lordi) e prorettore (da 10mila euro a circa 29mila lordi), cui si aggiunge un incremento delle indennità di carica per tutti i centri di spesa (a partire dai Dipartimenti), la previsione di un’indennità per i consiglieri di amministrazione e il raddoppio dei gettoni di presenza dei componenti il Senato accademico.

Il Consiglio di amministrazione si è limitato a recepire la decisione del Senato, come era previsto, nonostante i sindacati parlino di “conflitto di interesse all’interno degli organi competenti nel rendere un parere o nel deliberare, tra l’altro a poche settimane dalle elezioni che rinnoveranno gli organi di Ateneo”.

Nella seduta odierna, il Consiglio di Amministrazione dell'Università del Salento ha approvato la rideterminazione dei compensi per gli Organi di Amministrazione e Controllo dell’Ateneo, in conformità agli artt. 4 e seguenti del D.P.C.M. del 23 agosto 2022, n. 143. L'efficacia della delibera è subordinata al preventivo assenso del Ministero dell'Università che si esprimerà d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell'Economia.


La revisione dei compensi decorrerà dall’anno in corso, ma, al fine di garantirne la sostenibilità nel tempo, sarà oggetto di verifica annuale che potrebbe portare, ove occorra, ad una sua riduzione per salvaguardare gli attuali livelli delle risorse destinate ad aree cruciali come i fondi di ricerca, i contratti e gli assegni di ricerca, il turnover del personale a tempo indeterminato e la manutenzione ordinaria degli immobili.

La decisione del Consiglio di Amministrazione è stata adottata tenendo conto del parere favorevole espresso dal Senato Accademico con deliberazione n. 119 del 1° ottobre 2024 e del Collegio dei Revisori dei Conti. Sono altresì state rideterminate le Indennità di carica dei Direttori di Dipartimento ed i Gettoni di presenza per i componenti del Senato Accademico e del Nucleo di Valutazione.

Per i vertici si tratta del giusto adeguamento già avvenuto in tutte le altre università. Tutto deriva da un provvedimento del governo Draghi del 2022, che ha adeguato anche le indennità degli organi politici.

G.G.


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