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A Lecce l'Osservatorio al contrasto dei matrimoni forzati e delle infibulazioni

Presentato stamattina all'Open Space il progetto, Responsabile dell'iniziativa è Maria Qasam, della cooperativa Casa di Aisha, presieduta da Paola Esposito.

E' stato presentato, nell'Open Space di Palazzo Carafa, il progetto per l'attivazione dell'Osservatorio al contrasto dei matrimoni forzati e delle infibulazioni. Responsabile dell'iniziativa è Maria Qasam, della cooperativa Casa di Aisha, presieduta da Paola Esposito.

La creazione di un osservatorio per la prevenzione dei cosiddetti matrimoni forzati rientra nel programma del sindaco Adriana Poli Bortone, e rappresenta un passo fondamentale verso la tutela dei diritti individuali e la promozione dell'autodeterminazione. L'osservatorio avrà il compito di monitorare, raccogliere dati e proporre interventi mirati alla prevenzione di questa pratica, con interventi all'interno dei nuclei familiari ritenuti a rischio. Nelle attività dell'osservatorio interverranno, ciascuno per le proprie competenze, altre istituzioni, forze dell'ordine e associazioni.

Insieme con il sindaco Poli Bortone hanno partecipato la dottoressa Marta De Bellis, della Direzione Anticrimine della Questura, con la squadra il tenete dei Carabinieri, Molina, il vice prefetto Walter Spadafora, l'assessore al Welfare, Andrea Guido, l'assessore alla Sicurezza, Giancarlo Capoccia. Presenti, tra gli altri, i consiglieri comunali Luigi Quarta Colosso e Sofia Lupo, ed esponenti di diverse associazioni.

''Siamo qui per aiutarvi - ha detto il sindaco rivolgendosi alle donne bisognose di uscire fuori da situazioni difficili - Lo faremo con discrezione e con il rispetto della vostra persona e della vostra privacy''.


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