Cronaca Economia e lavoro Lecce 

Lecce, ennesima morte sul lavoro. Rabbia e cordoglio dei sindacati

Per Cgil, Cisl e Uil ''A 72 anni ancora al lavoro in un cantiere edile, nessuno parli di tragedia. Tredicesima vittima sul lavoro, è ora di dire basta''.

''Non ci sono più parole per descrivere la nostra rabbia e il dolore di fronte all’ennesimo incidente mortale verificatosi questa mattina in un cantiere edile a Lecce ai danni di un lavoratore di 72 anni'', dicono il Coordinatore territoriale della Uil di Lecce, Mauro Fioretti, e il Segretario generale della Feneal-Uil di Lecce, Salvatore Listinge.

''Sappiamo tutti che il settore edile è più assoggettato ad incidenti gravissimi, molti dei quali, purtroppo, mortali. E allora com’è possibile che, a un’età così avanzata, si debba ancora rischiare la vita sul lavoro? La morte di quest’uomo deve farci interrogare non solo sui cronici problemi della sicurezza dei cantieri, - sottolineano Fioretti e Listinge - ma anche su un’altra realtà a nostro avviso inaccettabile: è giusto che i lavoratori anziani debbano affrontare situazioni lavorative che mettono a repentaglio la loro vita? Non è questa una sconfitta del nostro sistema sociale e previdenziale? È urgente un’attenzione su questo da parte del Governo, è necessario un impegno serio e immediato per rivedere le condizioni di lavoro degli anziani, garantendo loro la possibilità di vivere gli ultimi anni della propria vita con dignità e sicurezza, senza dover rischiare la propria salute e la propria vita su un cantiere. Così come è necessario aumentare le ispezioni, intervenire sulla formazione e la precarietà, nonché istituire il reato di omicidio sul lavoro come la Uil chiede da tempo a livello nazionale. La nostra campagna Zero Morti sul Lavoro andrà avanti finché non raggiungeremo questi obiettivi: dobbiamo mettere la parola fine a queste stragi''.

Donato Congedo, Segretario Territoriale CISL Lecce, afferma: ''Un’altra tragedia inaudita sconvolge la nostra comunità. Stamattina, un ingegnere di 72 anni ha perso la vita in un cantiere edile nei pressi di Piazza Mazzini, mentre era impegnato in alcune misurazioni. Con profonda tristezza e rabbia, la CISL di Lecce esprime il più sentito cordoglio alla famiglia della vittima. Un nuovo lutto si aggiunge all’elenco già troppo lungo delle vittime sul lavoro in provincia di Lecce, salito ormai a tredici. Un numero che grida vendetta e che ci costringe a interrogarci sulle cause di questa autentica mattanza. Non possiamo più accettare che il lavoro diventi una condanna a morte. È urgente e necessario un intervento deciso e coordinato di tutte le istituzioni per garantire la sicurezza nei cantieri edili e in tutti i luoghi di lavoro''.

''Chiediamo pertanto un incontro urgente con il Prefetto di Lecce per attivare tutte le procedure necessarie a intensificare i controlli e a garantire il pieno rispetto delle normative sulla sicurezza. Non possiamo più tollerare che si continui a morire sul lavoro. E' fondamentale concentrare tutti gli sforzi nella diffusione della cultura della prevenzione. È necessario un cambio di rotta, un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti: istituzioni, imprese, lavoratori. Solo così potremo sperare di porre fine a questa emergenza e di costruire un futuro in cui il lavoro sia sinonimo di dignità e sicurezza. Diciamo ciò alla luce della firma del Protocollo di intesa che CGIL, CISL e UIL congiuntamente a Confindustria presenteranno giovedì prossimo in Provincia di Lecce. Un impegno che le parti sociali vogliono assumersi dinanzi alle nostre comunità. Attendiamo che anche le istituzioni esercitino il loro ruolo dinanzi al persistere di questa insostenibile situazione. Non è più possibile continuare ad assistere passivamente ad uno stillicidio di vite umane spezzate. È ora di dire basta!''.

Infine, si registra la dichiarazione di Cgil e Fillea territoriali. ''Ancora una volta un luogo di lavoro, un cantiere edile, si trasforma in un luogo di morte". Sono cariche di amarezza le parole usate da Tommaso Moscara, segretario generale della Cgil Lecce, e Luca Toma, segretario generale della Fillea Cgil Lecce, dopo il tragico incidente sul lavoro verificatosi stamane a Lecce.

Un ingegnere di 72 anni ha perso la vita mentre effettuava un sopralluogo in pieno centro: la caduta da una impalcatura non gli ha dato scampo. "Non importa il luogo, non importano l'età e la condizione lavorativa o contrattuale della vittima. Perdere la vita sul posto di lavoro è sempre una tragedia", dicono i sindacalisti. "Resta solo l'amarezza di fronte al ripetersi di incidenti mortali sul lavoro. Esprimiamo cordoglio ai parenti ed ai cari del lavoratore. E ribadiamo con forza la necessità di avere un approccio sui temi della sicurezza sul lavoro che antepongano il rispetto della vita umana ad ogni altro tipo di logica. Il lavoro deve servire a dare dignità alla vita delle persone, non a metterle in pericolo, fino a farle morire".


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