Cronaca Lecce 

Zona 30 in tutta Lecce? Per il comandante Zacheo non si può fare

La Polizia Municipale apprezza la proposta di inserire il limite dei 30 chilometri, ma il dirigente spiega che sono necessari i requisiti e non si può generalizzare il provvedimento.

In mattinata la Commissione Traffico è tornata a riunirsi per analizzare la petizione che chiede di estendere il limite dei 30 chilometri orari (con oltre 1300 firme consegnate la scorsa estate al sindaco Adriana Poli Bortone da “LeccePedala”) a tutte le strade urbane entro il 2026.

A fare chiarezza su questo tema ci ha pensato il comandante della polizia locale, Donato Zacheo, che ritiene inapplicabile un provvedimento del genere in maniera generalizzata in tutte le aree leccesi: “La velocità dev’essere adeguata alle condizioni della strada - ha affermato il comandante Zacheo - La problematica si può affrontare per situazioni contingenti e non generalizzate, così come prevede la normativa vigente. Inoltre, la zona 30 deve essere accompagnata da una serie di interventi strutturali sulle strade, altrimenti si trasforma nella semplice apposizione di un cartello. La direttiva 777 del 2006 prevede una serie di condizioni che possono suggerire di inserire il limite dei 30 km orari, ad esempio l’alta “pedonabilità”, ma non è prevista un’estensione generalizzata”.

In altre parole, nei pressi delle scuole e in determinate zone dove ci sono diversi attraversamenti pedonali, il limite dei 30 chilometri orari diventa condivisibile e giusto, come ha chiarito il capogruppo FdI, Andrea Pasquino, ma non in ogni strada comunale, “perché ne risentirebbe il traffico cittadino”.

Invece, la maggioranza del centrosinistra, in primis Loredana Di Cuonzo vorrebbe che la politica facesse una scelta drastica verso l’applicazione generalizzata del limite dei 30 chilometri orari nelle strade urbane: “Anche le corsie preferenziali più estese in centro non erano gradite all’inizio” - ha dichiarato in Commissione la consigliera del Pd.

Più cauto Antonio Rotundo, che chiede di dare priorità all’incidentalità nel selezionare le vie con limiti più bassi di velocità.

La posizione della maggioranza, però, resta molto lontana da quella di una parte della sinistra cittadina, che vuole applicare a Lecce iniziative già attuate in grandi metropoli (non ultima Milano, che sta avviando la zona 30 in ampie aree). L’amministrazione Poli Bortone probabilmente farà tesoro della linea del comandante Zacheo per bocciare l’idea di imporre quel limite di velocità in tutta Lecce, anche se non è escluso che la zona 30 sarà estesa nelle vie più a rischio.


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