Cronaca Scuola Società Lecce 

Al Liceo Palmieri al via la rassegna “(In)Dipendenze”

Il Comandante Provinciale dell’Arma ospite del primo appuntamento della rassegna. Presente anche il Direttore del Dipartimento dipendenze patologiche della Asl.

Questa mattina, presso il Liceo Classico e Musicale “Giuseppe Palmieri” al via rassegna “Lex. Cultura della Legalità”. L'incontro dal titolo “(IN)DIPENDENZE”, è servito per approfondire una tematica di stretta attualità grazie ai contributi del Colonnello Donato D'Amato, Comandante Provinciale Carabinieri Lecce e del Dott. Antonio della Bona, Direttore dipartimento dipendenze patologiche ASL Lecce.

“Tra le molteplici iniziative che rendono la nostra scuola radicata nel territorio e al contempo aggiornata alle istanze formative attuali - ha dichiarato Raffaele Lattante, neo dirigente del Palmieri - abbiamo intensificato la relazione con le istituzioni attraverso momenti condivisi di riflessione e approfondimento. In questa ottica rientra la rassegna Lex. Cultura della Legalità - continua il Dirigente - articolata in incontri dedicati a tematiche emergenti e di urgente attualità. L’attenzione alle istituzioni si completerà con una visita alla Camera dei Deputati e ad altri luoghi rappresentativi ed infine alla selezione del liceo come scuola ambasciatrice d’Europa. Il nostro auspicio coincide con l’impegno di agevolare il dialogo e le relazioni per creare un circolo virtuoso tra i giovani e le istituzioni”.

La presenza del colonnello D'Amato ha invitato a riflettere sull’importanza di una formazione consapevole e attenta delle nuove generazioni, specialmente in un'epoca in cui le dipendenze, sotto varie forme, possono insidiarsi nella vita quotidiana dei giovani. “È fondamentale non solo informare, ma anche coinvolgere i ragazzi, permettendo loro di raccontarsi attraverso storie ed esperienze personali che possano fungere da avvertimento e motivazione” ha dichiarato. “Attraverso il dialogo con esperti e la condivisione di esperienze autentiche, si crea un ambiente di fiducia e apertura, in cui i giovani si sentono liberi di esprimere timori e formulare domande riguardo ai rischi delle dipendenze”.


In questo contesto, l'importanza del supporto familiare emerge come un elemento cruciale. Il Colonnello D'Amato ha sottolineato come “educare i giovani al rispetto di sé e degli altri è una delle chiavi per mettere in atto una prevenzione efficace. Le famiglie hanno il compito di promuovere una cultura positiva che orienti verso scelte responsabili, creando un ambiente che favorisca lo sviluppo di relazioni sane e significative. In definitiva, la sfida che ci attende è quella di collaborare e muoverci all’unisono - istituzioni, famiglie e comunità - verso la costruzione di un futuro libero da dipendenze”.

È un percorso complesso che richiede costanza e impegno, ma le parole del Colonnello D'Amato hanno ricordato a tutti che, con volontà e strategie appropriate, si può aspirare ad una società più forte e resiliente, capace di affrontare le sfide del presente e del futuro in modo consapevole.

di Adriana Greco


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