Cronaca Tuglie 

Il Consiglio di Stato: ''Legittimo procedimento concorsuale per nomina comandante Polizia Locale di Tuglie''

Il Giudice Amministrativo ha sottolineato la piena correttezza dell’operato della Commissione concorsuale tugliese.

Il Consiglio di Stato, confermando la sentenza del TAR Lecce ha rigettato il ricorso d’appello di una candidata avverso il provvedimento di esclusione dalla selezione pubblica per il posto di comandante della Polizia Locale del Comune di Tuglie.

Si chiude così una vicenda che aveva dato luogo a polemiche e dibattiti non solo a livello comunale in relazione ai profili giuridici riguardanti le modalità di svolgimento dei concorsi. Sotto questo profilo l’Avv. Pietro Quinto, che ha difeso il Comune nei vari gradi del giudizio, sottolinea come proprio le sentenze riguardanti il Comune di Tuglie avranno una valenza di carattere generale in materia di concorsi espletati dalle Amministrazioni comunali e, segnatamente sulle modalità di svolgimento delle prove orali.

''La questione principale – evidenzia l’Avv. Quinto – ha riguardato l’obbligo per il Comune di effettuare la registrazione audio-video della prova orale così come previsto da un regolamento regionale. In proposito, il difensore del Comune ha sostenuto, e tale tesi è stata condivisa dal Giudice Amministrativo, che tale previsione normativa non può applicarsi automaticamente ma solo “nell’ambito dei rispettivi ordinamenti e secondo le modalità organizzative di ciascuno”.

Nella specie, nel regolamento comunale non vi era tale previsione. La non necessità di tale criterio ha affermato il Consiglio di Stato deriva dalla diversa disciplina del regolamento comunale secondo cui il colloquio avviene in un locale aperto al pubblico, modalità che garantisce la trasparenza e la pubblicità della prova orale in conformità al DPR 487/1994. Un’altra questione di interesse generale è stata affrontata e risolta positivamente dal Consiglio di Stato secondo cui non possono essere sindacati i criteri di valutazione delle prove prefissati dalla Commissione. Nel caso di specie la Commissione aveva previsto l’attribuzione di un voto numerico al colloquio a contenuto tecnico-professionale e, nella specie, dagli atti del procedimento è emerso che la prova è stata valutata sulla base delle indicazioni previste dalla Commissione in modo tale da apprezzare le conoscenze specifiche dei candidati nonché la loro padronanza di uno o più argomenti previsti nel bando. Sicchè – si legge nella sentenza del Consiglio di Stato – i criteri di massima ed i parametri di riferimento cui raccordare il punteggio assegnato erano tali da autovincolare la Commissione ed eludere ogni discrezionalità e flessibilità della propria valutazione.

In conclusione, il Giudice Amministrativo ha sottolineato la piena correttezza dell’operato della Commissione concorsuale di Tuglie.


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