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A Unisalento convegno internazionale su La Schopenhauer-Schule e l'Umanesimo Notturno

Appuntamento mercoledì e giovedì presso la Sala Conferenze del Rettorato ed il Teatrino del Convitto Palmieri.

Il convegno internazionale La Schopenhauer-Schule e l'Umanesimo Notturno si configura come un evento di grande respiro culturale e filosofico, concepito per indagare la Wirkungsgeschichte  – ovvero la storia della ricezione e dell’influenza – del pensiero di Arthur Schopenhauer, con un’attenzione particolare alla sua eredità nella filosofia, nella letteratura e nell’arte.

Il convegno si iscrive come evento di middle term del progetto PRIN Schopenhauer’s Impact: The Schopenhauer-Schule and Nocturnal Humanism e si propone di analizzare non solo il pensiero del filosofo di Danzica, ma anche la fortuna della sua scuola e dei suoi discepoli, i cosiddetti Schopenhauer-Schuler, tra i quali spicca per rilievo e originalità Friedrich Nietzsche, considerato il più grande eretico e, al tempo stesso, uno dei principali prosecutori della riflessione schopenhaueriana.

Il convegno, articolato in due giornate presso la Sala Conferenze del Rettorato dell'Università (mercoledì 15 gennaio)  del Salento e il Teatrino del Convitto Palmieri (giovedì 16 gennaio) di Lecce, mira a ricostruire l’impatto del pensiero schopenhaueriano nella cultura moderna e contemporanea, evidenziandone le molteplici declinazioni e trasformazioni.

Nella prima giornata, la riflessione si apre con l'interpretazione del pensiero schopenhaueriano come umanesimo notturno, secondo la lettura di Thomas Mann, a cui si contrappone l'umanesimo diurno di Benedetto Croce. Schopenhauer è indagato inoltre a partire dalle sue fonti (come il kantiano Obereit) e dei suoi discepoli diretti (come Adam von Doss) - e nel suo rapporto con l'idealismo tedesco; ma anche in relazione ai suoi interpreti, continuatori e discepoli, oppure oppositori: tra gli estimatori, Lou Andreas Salomé, Giuseppe Melli, Carlo Michelstaedter, Jorge Luis Borges, Max Horkheimer, fino al contemporaneo Byung-Chul-Han. Tra i detrattori, oltre al già citato Benedetto Croce, troviamo Gyorgy Lukacs. Di rilievo anche il confronto tra Schopenhauer e Nietzsche, in relazione alla Auseinandersetzung del discepolo eretico con il maestro del pessimismo relativo al concetto di volontà.

Nella seconda giornata, alla storia degli effetti sono dedicate due relazioni che si concentrano sullo Schopenhauer-Schuler e metafisico Philipp Mainländer, autore della Filosofia della redenzione, un'opera che non solo fu tra le letture di Nietzsche ma che ha influenzato anche la letteratura della fin de siècle, come dimostra la ricezione e la trasfigurazione letteraria del filosofo di Offenbach negli scritti sociologici e nei romanzi di Max Nordau, autore dei celebri Degenerazione e La malattia del secolo.

L’intero evento è volto a esplorare non solo l’influenza filosofica di Schopenhauer, ma anche il suo impatto nel mondo dell’arte e della letteratura, mostrando come le sue intuizioni abbiano continuato a ispirare riflessioni profonde e durature.

La discussione generale conclusiva offrirà uno spazio di confronto tra studiosi e specialisti, con l’obiettivo di mappare l'impatto del pensiero schopenhaueriano non solo in profondità, in ambito filosofico, ma anche in estensione, nel mondo delle arti e della letteratura.

L'evento è promosso dal Centro interdipartimentale di ricerca su Arthur Schopenhauer e la sua scuola dell'Unisalento, in collaborazione con la Schopenhauer-Gesellschaft di Francoforte sul Meno e con il Dipartimento di Filosofia dell'Università Federico II di Napoli. L'evento ha il patrocinio di SISF-Società Italiana di Storia della Filosofia, SFI Società Filosofica Italiana.


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