Cultura Otranto 

“Io sono me”: nel libro di Antonella Cortese un messaggio di speranza contro il bullismo

Ieri sera, a Otranto, la presentazione del libro della criminologa Antonella Cortese, con la testimonianza di Stefania Doronzo, vittima di bullismo

Sensibilizzare su un fenomeno complesso e crescente come il bullismo, aiutare a riconoscerlo e ad averne consapevolezza, per contrastarlo in maniera veloce ed efficace: c’è questo e molto altro in “IO sono ME – libertà d’essere ed esistere nonostante il bullismo”, il libro tematico, presentato in anteprima assoluta ad Otranto, ieri sera, nella sede della casa famiglia società cooperativa onlus “Otranto Zoè”.

Nel lavoro, scritto dalla criminologa Antonella Cortese, presidente dell’Aispis (Accademia italiana delle Scienze Polizia investigativa e scientifica), c’è spazio per la testimonianza di Stefania Doronzo, giovane ragazza vittima di bullismo. Nella serata, coordinata dalla psicologa Barbara Ferrari, responsabile della comunità di minori, hanno presenziato l’autrice, che ha spiegato le ragioni della pubblicazione, ringraziando quanti hanno contribuito alla sua realizzazione, a partire dalla psicoterapeuta Virginia Ciaravolo, passando per la giornalista Rai Maria Antonietta Spadorcia, autrice della prefazione al libro.

Al tavolo con Antonella Cortese, c’è stata anche Stefania Doronzo, che ha voluto rendere pubblica la propria testimonianza da vittima di bullismo e cyberbullismo. “Anche voi vi schifate e vergognate di uscire con me?”: è stata la domanda inattesa, rivolta dalla ragazza ai propri genitori nel momento più complesso del proprio disagio personale. Una domanda capace, da un lato di porsi come una richiesta d’aiuto colta subito dai genitori della ragazza, ma allo stesso tempo di squarciare il muro di omertà attorno alla sofferenza vissuta.

Perché, come recita la prefazione, “il bullismo è nelle parole, negli atti, nelle prepotenze del vicino di banco, dell’amico con cui giochiamo a calcio che fa della cattiveria il suo modo di nascondere l’insicurezza e farsi una squadra. Il bullo ostenta, sghignazza, prende in giro. È arrogante, sempre in prima fila pronto a far indietreggiare chi non è debole, ma spesso è solo sensibile”.

Antonella Cortese, nel testo, definisce le caratteristiche del bullismo, le tipologie, le condizioni e i fattori scatenanti e le conseguenze; descrive i soggetti coinvolti (il bullismo non riguarda solo l’interazione bullo-vittima), i luoghi teatro del fenomeno e un approfondimento delle singole tipologie. Dal lavoro emerge la sintesi di campagne di formazione e informazione sul tema, portate avanti dalla stessa criminologa: è, nella sostanza, un testo che parla tecnicamente del fenomeno e fornisce strumenti utili a identificarlo, ma è prevalentemente un libro che sa di “rinascita”.

A partire da quella “personale” di Stefania Doronzo, che non ha più paura di parlare di quel passato e che, grazie all’aiuto delle persone che le hanno voluto bene, ha imparato ad amarsi e ad apprezzarsi nella sua interezza. Il messaggio del testo, del resto, è tutto in quel sottotitolo “Libertà d’essere e di esistere nonostante il bullismo”.

Un’ultima annotazione che arricchisce il senso di questo progetto è anche la decisione da parte dell’autrice di destinare i ricavi delle vendite del libro alla comunità di minori “Otranto Zoè”.

   

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