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Noi cervelli in fuga: a Lecce un incontro con Giulia Pastorella

Appuntamento il prossimo 14 dicembre al Convitto Palmieri per discutere e comprendere le ragioni della generazione perduta di talenti che lasciano l'Italia.

Il libro ''Exit Only - Cosa sbaglia l'Italia sui cervelli in fuga'', scritto da Giulia Pastorella ed edito da Laterza sarà al centro di un incontro organizzato a Lecce, per il prossimo 14 dicembre, presso l'ex Convitto Pamieri.

A partire dalle ore 17:30 l'autrice ne parlerà insieme ad Alessandro Delli Noci, Assessore regionale alle Politiche Giovanili; Antonio De Vito, docente dell'Università di Blogna e Roberto Donno, ingegnere biomedico e segretario cittadino di Azione a Carpignano Salentino. Ad introdurre i lavori sarà Stefania R. Sansone, del Direttivo Provinciale di Azione Lecce. Modera i lavori la giornalista Ilaria Lia.

Anziché dare la colpa ai cosiddetti ''cervelli in fuga'' bisogna comprendere e sanare le condizioni che ne causano la fuga e, soprattutto, che rendono l’Italia una meta non attrattiva per i talenti di altre nazionalità. Questo libro dimostra che è prezioso, necessario, urgente. È ora che dell’emigrazione qualificata, dall’Italia verso il resto del mondo, si discuta in modo serio e senza stereotipi.

«Sono stufa del fatto che l’opinione pubblica e i politici considerino noi cervelli in fuga o privilegiati traditori o disgraziati vittime delle circostanze. Vorrei che questo libro facesse breccia nell’immaginario comune contribuendo a costruire una nuova narrazione».

La storia della generazione perduta di talenti è davvero come la raccontano? L’Italia è colpita dal fenomeno quanto gli altri grandi paesi europei ma con alcune evidenze preoccupanti che rendono la situazione più drammatica, come l’accelerazione dell’emigrazione qualificata negli ultimi dieci anni e la scarsità di laureati prodotti dal nostro sistema educativo. Gli effetti negativi della fuga di cervelli sono particolarmente evidenti quando, come nel caso dell’Italia, tende a essere una fuga unidirezionale. Il libro si propone di sfatare alcuni miti, indagare il fenomeno da una prospettiva internazionale più ampia e dare voce a chi è partito, grazie alle testimonianze raccolte dall’autrice. Un paese o un governo che si voglia occupare di talenti deve pensare a come svilupparli e dar loro opportunità affinché restino, ma anche a come attirarli da altrove.


Giulia Pastorella
Giulia Pastorella è nata a Milano, dove è cresciuta fino ai 17 anni, quando è partita per un’esperienza all’estero durata poi più del previsto. Dopo aver ottenuto una laurea a Oxford in Filosofia, un Master a Sciences Po in Affari europei e un PhD alla London School of Economics, ha iniziato il suo percorso professionale nel mondo dei Public Affairs. Attualmente è responsabile delle relazioni istituzionali di Zoom a livello europeo, dopo aver lavorato cinque anni in HP. Nel 2016 “Forbes” l’ha selezionata come uno dei 30 under 30 più influenti nel mondo della policy in Europa. È co-fondatrice di CBLab, associazione non-profit che fornisce supporto alle amministrazioni locali italiane. ''Exit Only'' è il suo primo libro.


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