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“Il tempo sospeso – The suspended time”, al Castello Carlo V la mostra di Alain Laboile

Visitabile fino al 4 novembre

“Il tempo sospeso – The suspended time”, visitabile dal 16 luglio al 4 novembre al Castello Carlo V di Lecce, inaugura il Bastione Santa Croce, recentemente restaurato e oggi nuovo spazio espositivo, e lo proietta in una dimensione internazionale attraverso la mostra fotografica del fotografo francese Alain Laboile.

Organizzata dalla Direzione regionale Musei nazionali di Puglia e dal Movimento Culturale Spiragli l’esposizione, mira a far conoscere agli amanti della fotografia d’autore, e non solo, uno dei più apprezzati fotografi contemporanei attraverso una selezione di 48 fotografie. Tutte in bianco e nero, ad eccezione di tre a colori e un’ampia sezione di immagini in formato digitale, un labirinto visivo e sensoriale.

Sino al 4 novembre la fotografia sarà protagonista a Lecce in una dimensione intima e allo stesso tempo internazionale attraverso la sapiente regia del curatore della mostra Peter Bottazzi grazie al quale “il luogo contenitore diventa contenuto”.

Le immagini esposte fanno parte della raccolta fotografica dal titolo “La Famille” entrata a far parte del “Musée français de la photographie collection”. Inizialmente, un tesoro privato, in cui l’artista documenta quasi quotidianamente la vita atipica della sua grande famiglia. Nel dicembre del 2012 il talento di Laboile è stato celebrato dal New York Times . Da allora ha esposto in Giappone, negli Stati Uniti, in Olanda, in Argentina e in Francia. Il grande fotografo americano Jock Sturges lo decreta tra i migliori fotografi viventi. Il suo lavoro fotografico è una testimonianza sociologica del passaggio dei suoi figli e della sua famiglia sulla Terra.

«La mia fotografia trasmette gioia e amore. La natura, gli elementi e gli animali occupano un posto importante. Mostra una vita semplice e felice vissuta da bambini liberi. Nelle mie foto mi concentro -dichiara Alain Laboil- sulla banalità della vita quotidiana, che, se la si osserva con attenzione, nasconde bellezza ed emozione. L’allestimento al Carlo V ha un sapore particolare per via della collaborazione con l’artista, scenografo e designer Peter Bottazzi».


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