Cultura Nardò 

La Neretina, Pierpaolo Giuri: ''Lavorare sodo per un festival di caratura internazionale''

Intervista a Pierpaolo Giuri, consigliere comunale di Nardò e tra gli organizzatori del Festival della Cultura Controcorrente La Neretina che prende il via il prossimo 18 ottobre.

Prenderà il via il prossimo 18 Ottobre a Nardò, il Festival della Cultura Controcorrente ''La Neretina''. Organizzatore della rassegna è il consigliere comunale della città di Nardò Pierpaolo Giuri al quale abbiamo rivolto alcune domande sull'edizione 2024 che si preannuncia ricchissima di temi e di novità. 

Pierpaolo Giuri organizzatore della Neretina, cosa significa mettere in piedi un festival culturale così importante?

Lavorare, lavorare e ancora lavorare. Dino Campana avrebbe detto preferisco il rumore del mare ed è proprio in riva allo Ionio che vogliamo costruire una fortezza fatta di idee, visioni, pensieri e parole capace di cambiare veramente Nardò, il Salento e, permettetemi di volare alto, l'Italia. Sono le discussioni, i dibattiti e principalmente la cultura che costruiscono l'avvenire in un collegamento ancestrale con la terra. Da agricoltore conosco bene il sapore del sudore inserito in un contesto di crescita ed ecco quindi come e perché nasce La Neretina. Lo scorso anno, in molti erano scettici, ci siamo tolti tante soddisfazioni e sarà così anche quest'anno. Abbiamo i luoghi, la storia e la volontà della nostra parte, non possiamo che porre le basi per un domani diverso e migliore. Migliore grazie anche al contributo dell'amministrazione comunale, in primis del mio sindaco Pippi Mellone, l'assessore alla cultura Giulia Puglia e all'intervento della provincia di Lecce con il collega Mangione.

Quali sono i temi e le novità di questa edizione Il festival inserisce l'edizione del 2024 in linea rispetto a quella dello scorso anno. Tra il 18 e il 20 ottobre avremo a Nardò ospiti importanti come Diego Fusaro, Simone Pillon, Gian Micalessin, Adriana Poli Bortone, Alessandro Di Battista, Gianluca Veneziani e Vittorio Sgarbi. Parleremo di politicamente corretto, di famiglia, delle follie delle politiche gender, ma anche di guerra, del conflitto russo-ucraino, di quello che succede a Gaza e ancora di arte, di visioni e di prospettive sul mondo moderno. Ci sarà spazio, con Eleonora Miggiano, per raccontare del trentennale della morte della reporter Ilaria Alpi, con Silvano Olmi, Roberto Menia ed il vicesindaco di Lecce Roberto Giordano Anguilla parleremo del martirio e del dramma delle Foibe. Ci sarà tanta Italia e tanta Europa proprio come nella mostra che prenderà vita, a partire dal mattino di sabato 19 ottobre, dedicata ai figli del nostro continente grazie a una serie di artisti che hanno contribuito a lavorare alla veste grafica della rappresentazione.

Cosa significa pensare controcorrente in un momento così critico per le sorti dell’uomo a livello globale?

''Significa mettere la chiesa, leggasi ideali, al centro del villaggio. Troppo spesso assistiamo e lo abbiamo visto anche in questi giorni dove la minoranza dell'amministrazione di Nardò, in quota Fratelli d'Italia, ha avversato in maniera incredibile un contenitore che è il regalo culturale che vogliamo donare alla cittadinanza e al Salento intero. Sia chiaro non lo facciamo per noi, ma per chiunque reputi sé stesso un uomo o una donna liberi. Liberi da preconcetti, liberi dalle barriere della voce del padrone. Giorno dopo giorno assistiamo a un vocabolario che si impoverisce sempre di più, parole che mutano ed è per questo che dobbiamo alzarci in piedi, come il Bartleby di Melville, e dire no. I primi censori siamo noi quando vogliamo sottrarci al dibattito e al confronto credendo che solo la via liberista sia quella perseguibile, ma non è così. Cito Francesco Borgonovo, nostro ospite lo scorso anno, che in una recente intervista ha dichiarato: Esiste un'egemonia ma che non è di sinistra. Un'egemonia liberale. Il pensiero alternativo può servire e serve per smontare la visione attuale. Ecco prendiamo la forza e l'impegno da questa visione. Ogni azione genera una risposta, la nostra è La Neretina''.


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