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Come curare la fascite plantare evitando squilibri posturali

Il dottor Antonio Rizzo spiega perché non bisogna sottovalutare la fascite: ''Questa patologia potrebbe richiedere un approccio multidisciplinare''.

Oggi parliamo di una patologia molto diffusa: la fascite plantare, un disturbo caratterizzato da infiammazione e dolore al legamento arcuato che attraversa la parte inferiore del piede e collega il tallone con la base delle dita dei piedi. Abbiamo intervistato il Dott. Antonio Rizzo, Idrokinesiterapista e posturologo del centro “Rizzo Salus, fisioterapia e riabilitazione” di Nardò. La fascite plantare è una delle cause più comuni di tallonite: un dolore acuto con cui ci si risveglia al mattino e che tende a diminuire dopo i primi movimenti, per riacutizzarsi dopo essere stati seduti a lungo.

È vero che quattro persone su cinque, fra quelle che accusano dolore al tallone, sono affette da fascite plantare? Ci spiega come si manifesta questa patologia e perché è così diffusa?
''La fascite plantare è una delle cause più comuni di dolore al tallone. È caratterizzata da un'infiammazione che genera dolore alla fascia plantare, un tessuto connettivo che si estende dal tallone (calcagno) fino alla base delle dita (metatarsi). L'infiammazione di solito si verifica a causa di uno stress eccessivo o di microtraumi ripetuti alla fascia plantare. È molto diffusa tra i pazienti per diversi motivi. In primo luogo, l'eccesso di peso può creare maggior pressione sulla fascia plantare, aumentando il rischio di infiammazione. In secondo luogo, camminare o correre su superfici rigide, può sollecitare e sottoporre a stress ripetuto la fascia plantare. Infine, anche l'anatomia del piede può contribuire. Ad esempio, gli individui con piedi piatti o con un arco del piede troppo pronunciato possono avere una maggiore probabilità di sviluppare la fascite plantare''.

Ignorare un'infiammazione di questo tipo a quali conseguenze può portare?
''Ignorare l'infiammazione della fascite plantare può portare a conseguenze negative a lungo termine. Continuare a svolgere l'attività che causa lo stress sulla fascia plantare può causare un aumento del dolore e dell'infiammazione. In alcuni casi, l'infiammazione può diventare cronica e portare a problemi più gravi come la formazione di speroni calcaneari. Inoltre, l'individuo potrebbe iniziare a sviluppare compensi che portano, inconsciamente, a modificare la propria camminata per alleviare il dolore, causando uno squilibrio posturale e potenziali problematiche ad altre articolazioni''.

Qualcuno sceglie la via delle pericolose automedicazioni, con antinfiammatori comuni. Ci spiega come bisogna curare questo problema e qual è lo specialista a cui bisogna rivolgersi?
''È fondamentale evitare l'automedicazione per la fascite plantare, così come per qualsiasi altra patologia, e consultare uno specialista per una valutazione accurata e  per intraprendere un percorso di cura personalizzato. La patologia in questione potrebbe richiedere un approccio multidisciplinare pertanto, è opportuni rivolgersi a strutture che abbiano al loro interno ortopedici specializzati in patologie di piede/caviglia e fisioterapisti qualificati. Questi professionisti possono effettuare una diagnosi accurata, valutare i fattori che contribuiscono all'infiammazione e prescrivere un trattamento appropriato''.

Si può guarire definitivamente dalla fascite o una volta diventata cronica si manifesta ciclicamente? Quali sono le terapie e le innovazioni tecnologiche utilizzate per curare questa infiammazione?
''La guarigione definitiva dalla fascite plantare dipende da vari fattori, come la gravità dell'infiammazione, la risposta al trattamento e il rispetto delle indicazioni fornite dal professionista. Se trattata correttamente, la maggior parte delle persone può ottenere un sollievo significativo e risolvere l'infiammazione. Tuttavia, alcuni pazienti  potrebbero andare incontro ad infiammazione ricorrenti, specialmente se non si segue una corretta gestione del carico e delle attività fisiche. Il trattamento per la fascite plantare può includere una combinazione di terapie fisiche, esercizi specifici, rieducazione degli schemi motori di corsa o camminata, l'utilizzo di plantari ortopedici per un supporto adeguato dell'arco del piede e la gestione del dolore tramite terapie strumentali come la terapia con onde d'urto, TECAR terterapia o laser terapia''.

Come si previene questo problema? Quali sono i consigli per evitare quest'infiammazione?
“Per prevenire la fascite plantare può essere utile:
- Indossare scarpe adeguate che forniscano un buon sostegno plantare riducendo così  lo stress sulla fascia plantare;
- Evitare di camminare a piedi nudi su superfici dure o irregolari;
- Mantenere il proprio peso forma.
L'eccesso di peso corporeo, infatti può aumentare il carico sulla fascia plantare''.

di Gaetano Gorgoni


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