Economia e lavoro Lecce Sicurezza e tagli, l'allarme di polizia e carabinieri: "Lavoriamo con sempre meno risorse" Meno risorse per la sicurezza e i conseguenti tagli alle forze dell’ordine mettono a rischio la possibilità di garantire la legalità sul territorio. Questo è emerso dal IV c... 05/03/2014 a cura della redazione circa 2 minuti Meno risorse per la sicurezza e i conseguenti tagli alle forze dell’ordine mettono a rischio la possibilità di garantire la legalità sul territorio. Questo è emerso dal IV congresso provinciale del Sindacato italiano lavoratori per la Cgil che si è tenuto ieri in Questura a Lecce. Tante le emergenze del territorio: a fronte dei tagli ai reparti (secondo il sindacato, ad esempio, negli ultimi anni il numero di volanti a Lecce sarebbe stato più che dimezzato), aumenta la criminalità con furti e rapine che si moltiplicano; aumentano i turisti, che nella stagione estiva costringono gli agenti a fare gli straordinari. A questo bisogna sommare la routine, che va dalla necessità di garantire la sicurezza fuori e dentro gli stadi in occasione delle partite di calcio alla necessità di monitorare le coste per i continui sbarchi. “Le condizioni di lavoro degli agenti – spiega il segretario provinciale del silp, Antonio Ianne - sono sempre più difficili, perché i tagli indiscriminati hanno messo in ginocchio il sistema”. Nel corso del congresso è emersa la proposta di rivedere la legge che divide i compiti delle forze dell’ordine e di unificare polizia e carabinieri sotto un unico corpo, cosa che – stando alle stime dei sindacati – consentirebbe di risparmiare diversi milioni di euro l’anno. Una proposta che non piace, però, al Consiglio Centrale di Rappresentanza (Cocer) dei carabinieri, che in una nota ringrazia il comandante generale, Leonardo Gallitelli, per l’attenzione prestata alle problematiche dei carabinieri e per quanto sostenuto durante l’audizione alla commissione antimafia del 27 febbraio. “Il blocco dei contratti, ma soprattutto il blocco degli stipendi che colpisce il personale promosso – denuncia il Cocer - penalizzano duramente il comparto e portano i carabinieri in uno stato di bisogno economico che diventa critico per chi deve garantire con dignità e decoro la delicata funzione della sicurezza dei cittadini. Questo organismo denuncia nuovamente le crescenti difficoltà dei carabinieri nell’assicurare i servizi necessari per l’ordine e la sicurezza pubblica, per la carenza di circa 15.000 militari, dovuto anche all’effetto perverso delle limitazioni del turn over un’emorragia costante che determina inoltre l’invecchiamento dei reparti, perchè arruoliamo meno giovani. Il Cocer carabinieri invita i sindacalisti della polizia di Stato a non prospettare ipotesi fantasiose sulla pretesa di ottenere maggiori risparmi. La questione, purtroppo, è più seria, perchè andrebbero individuate risorse vere per dare risposte da troppo tempo attese, soprattutto per ridare a carabinieri e agenti quello che è stato tolto ingiustamente con il blocco delle retribuzioni, in modo neanche uguale per tutti”.
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