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“Vivere Lecce” scrive al sindaco: “Individuare e smaltire l’amianto pericoloso”

Il presidente Beppe D’Ercole chiede anche l’utilizzo di un drone per effettuare ricerche più efficaci. Trovare e smaltire le discariche di amianto possibile causa di tumore. Lo chi...

Il presidente Beppe D’Ercole chiede anche l’utilizzo di un drone per effettuare ricerche più efficaci. Trovare e smaltire le discariche di amianto possibile causa di tumore. Lo chiede Beppe D’Ercole, di “Vivere Lecce” con una lettera inviata al sindaco di Lecce, Paolo Perrone: “Abbiamo letto nei mesi scorsi che Lecce è ad altissimi livelli di inquinamento da amianto ma gli sporadici allarmi sembra non trovino riscontro da parte della nostra Amministrazione.  C’è chi imputa l’eccessivo livello dei tumori all’uso di presidi fitosanitari, ma la logica dice che il Salento non presenta consumi differenti da tutti i luoghi italiani a vocazione agricola. Certamente abbiamo la presenza dell’ILVA, sotto inchiesta, e della Centrale a carbone di Cerano, che, leggiamo, è sotto esame da parte della Procura. Relativamente a Lecce non abbiamo alcuna notizia circa la presenza e la diffusione di amianto, anche se leggiamo che in altre città le Procure si siano già interessate - o si stiano interessando - al fenomeno, altamente inquinante. La gente comune è molto preoccupata, anche per i costi di smaltimento che sembra siano, in genere, tanto elevati e “vari” da scoraggiare i proprietari alla bonifica. Giorni fa casualmente, a Minervino di Lecce, abbiamo notato un manifesto- che abbiamo fotografato e che alleghiamo - che propone bonifiche offrendo costi limitati, grazie ad una convenzione con il Comune che contribuisce alle spese di intervento. Trattandosi di salute pubblica, i fondi dovrebbero essere trovati in via prioritaria - per poi recuperarli eventualmente andando a multare chi non provvede ad eseguire le bonifiche - attivandosi con la possibile convenzione entro un congruo tempo”. D’Ercole suggerisce l’impiego di un drone per identificare gli inadempienti: “Su Lecce sarebbe più che sufficiente per tutta la città, caricandone, come detto, i costi sugli inadempienti”.

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