Società Maglie 

Dona tre milioni di euro ai magliesi: nel testamento chiede che si costruisca un ospedale

Vita Carrapa ha vissuto in condizioni modeste, intenzionata a donare il suo patrimonio alla comunità. A distanza di qualche mese dalla morte, il consigliere Antonio Giannuzzi ha rivelato le v...

Vita Carrapa ha vissuto in condizioni modeste, intenzionata a donare il suo patrimonio alla comunità. A distanza di qualche mese dalla morte, il consigliere Antonio Giannuzzi ha rivelato le volontà della defunta, da esaudire però entro 5 anni. Tre milioni di euro donati alla comunità magliese per realizzare un nuovo ospedale. Il lascito, di enorme consistenza, non arriva da una fondazione o da un ente, ma da una concittadina di modeste origini, decisa a utilizzare l’intero patrimonio, “per aiutare chi aveva più bisogno”. A raccontare le volontà di Vita Carrapa, deceduta il 15 febbraio scorso all’età di 95 anni, il consigliere comunale Antonio Giannuzzi, che tra l’altro ne ha dato comunicazione anche durante il dibattimento nell’assise municipale. “Ultima di una famiglia -sottolinea Giannuzzi- di tre sorelle e di un fratello, Paolo, l’unico sposato ma senza figli, rimasto vedovo già da giovane, al quale si può far risalire parte del patrimonio familiare, la signora Vita ha redatto un testamento, in cui dispone, con atto pubblico, davanti al notaio Giovanni De Donno, quale erede universale dei suoi beni l’Azienda Sanitaria Locale Lecce 1, per la realizzazione, sul territorio di Maglie, di una struttura di cura ed assistenza che dovrà essere intitolata alla sua famiglia”. La testatrice, ricordando anche la volontà delle sorelle Maria Antonietta e Maria Nicolina e, soprattutto, del fratello, deceduto nel 2004, si rivolse al consigliere Antonio Giannuzzi, considerato persona fidata, per assisterla. “Sulla base di questo proposito -continua Giannuzzi-, valutammo che la sanità era il settore che più di altri consentiva di raggiungere gli obiettivi prefissati. Così, furono presi dei contatti con l’ospedale San Raffaele di Milano, ma non andarono a buon fine perché intendevano realizzare la struttura a Taranto. Alla fine sì è optato per un testamento pubblico dove si lascia l’intera disponibilità della somma, compresa l’abitazione alla ASL di Lecce. La condizione era che l’utilizzo della somma avvenisse entro 5 anni dalla pubblicazione del testamento, in caso contrario, ne avrebbe beneficiato l’Istituto per i Servizi alla Persona per l’Europa (ISPE) di Maglie, per migliorare o ampliare le strutture esistenti”. Questo testamento, ancora, non è stato pubblicato, in attesa dell’ufficializzazione della nomina del direttore generale, ma fa entrare di diritto la donna tra le benefattrici della città, come Francesca Capece, Concetta Annesi e Michela Tamborino. “Del contenuto -conclude Giannuzzi- ho informato, in qualità di fiduciario della defunta, l’attuale commissario Rodolfo Rollo. La consistenza dell’importo, ci obbliga ad una vigilanza accorta, affinché le volontà della testatrice, per conto anche degli altri fratelli, abbia un concreto soddisfacimento. Hanno vissuto senza nessun utilizzo delle somme depositate o maturate, ma utilizzando solo quanto indispensabile. Somme che col tempo sono state incrementate, anche per le scelte finanziarie e i tassi alti. Nessun lusso, in tutta la vita dei fratelli Carrapa, affinché i loro veri eredi, i cittadini di Maglie, potessero godere al posto di quei figli che non hanno potuto avere”.  

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