Cronaca Nardò 

Furti di alcolici in diversi supermercati del territorio: arrestata la banda di ladri

Si tratta di un vero e proprio gruppo criminale che aveva individuato la merce di maggior valore rinvenibile all’interno dei supermercati da rubare

Erano specializzati nel furto di alcolici nei supermercati del territorio: finiscono in manette tre uomini e una donna, di origine romena, ritenuti i membri di una banda di ladri. Ad arrestarli la Compagnia dei carabinieri di Lecce e il commissariato di polizia di Nardò, nella giornata di ieri: si tratta di M.L. M., di anni 32, di S.R.C. di anni 19, di D. A. F. di anni 32. Il quarto della banda è M.M. di anni 25.

Non si trattava dei furti di merce di pochi euro di valore che talvolta vengono commessi magari da chi, in tempi di pandemia, si trova privo di mezzi di sussistenza, ma di un vero e proprio gruppo criminale che aveva individuato la merce di maggior valore rinvenibile all’interno dei supermercati: rum Zapata, champagne Moet & Chandon, whisky Talisker, ecc.  Tale merce è protetta con sistemi antitaccheggio e la banda aveva trovato un mezzo ingegnoso per eludere i controlli.

Uno dei componenti entrava nell’esercizio commerciale, prendeva di mira le bottiglie di maggior pregio e, individuato nel negozio un angolo cieco, non inquadrato dalle telecamere di sorveglianza, staccava le placche antitaccheggio, riponeva la merce pregiata all’interno di uno zaino ed usciva senza fare acquisti. Era quindi il turno del complice che, entrato nel supermercato, prelevava lo zaino nel quale erano stati riposti i liquori e se ne usciva senza far suonare l’allarme.

Numerosi sono stati i supermercati presi di mira dalla banda, sia a Lecce che in Provincia, per un ammanco di migliaia di euro. I comuni della provincia sono: Poggiardo, Uggiano La Chiesa, Martano, Minervino Di Lecce, San Cassiano e Otranto.

Le indagini della Compagnia di Lecce e del Commissariato di Nardò, che pazientemente hanno visionato centinaia di video, convergevano nell’individuazione dei quattro soggetti nei confronti dei quali la Procura della Repubblica di Lecce richiedeva la misura cautelare degli arresti domiciliari. 

 

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