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Tratte internazionali, Siculella: ''Il Salento rimane a terra''

Il presidente dell'associazione Mind sottolinea come l'Aeroporto del Salento copra solo pochi voli con l'estero, anche per l'incapacità di realizzare nuove offerte e una visione integrata del turismo.

''Le vedete queste città? Sono le uniche tratte internazionali che da novembre a marzo vengono coperte dall’aeroporto del Salento. In sostanza, esclusa la Svizzera, siamo pressoché isolati. L’aeroporto del Salento, con sede a Brindisi, serve sostanzialmente tutta la Puglia meridionale, ovvero le province di Brindisi, Lecce, e parte di quella di Taranto. Un milione di persone, un’estensione gigantesca''. È quanto afferma in una nota il presidente dell'associazione Mind ed ex candidato sindaco di Lecce, Alberto Siculella.

''Ora prendete questa immagine ed associatela a questi dati: 50% delle presenze in 3 mesi; 70% degli arrivi in 5 mesi. Bene, ora parlate di internazionalizzazione, destagionalizzazione e altre amenità''.


''La verità - prosegue - è che oltre il 60% della domanda turistica del Salento è balneare e l’incapacità di gestire la destinazione, realizzare nuove offerte ed avere una visione integrata, ci porta ad essere un semplice villaggio vacanze estive in cui i numeri registrati sono quantitativamente in aumento (dovuto a macrofattori che riguardano gran parte del pianeta e della sua popolazione in continua crescita) qualitativamente scarsi, poiché le ricadute non sono proporzionali sul livello occupazionale, economico, sociale, ambientale e culturale''.

''Abbiamo un grave deficit di programmazione e di gestione dei servizi, e questo significherà continuare ad avere un mercato del lavoro tremendamente precario, incertezza degli investimenti, scarsa redistribuzione dei redditi, speculazione immobiliare. Lontano dai proclami e dagli spot estivi si continua a volare basso. Molto basso'', conclude Siculella.



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