Cronaca Economia e lavoro Lecce 

L'Udicon contro le cartelle di pagamento dei consorzi di bonifica

''Solo richieste di pagamento senza fornire ulteriori chiarimenti. E gli utenti sono stanchi di subire''.

Udicon (Unione per la difesa dei Consumatori), da tempo ormai, riceve segnalazioni di cittadini arrabbiati in quanto destinatari di cartelle di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione di Lecce in nome e per conto del Consorzio di bonifica Ugento e Li Foggi.

Si tratta, nello specifico, di somme da pagare per non meglio precisati “quota consortile anno 2023” oppure “contributi anno 2023” con tanto di maggiorazione per “diritti di notifica spettanti alla Agenzia delle Entrate”. Importi pari a diverse centinaia e, in qualche caso, addirittura migliaia di euro che, in base alle stesse cartelle di pagamento ricevute, devono essere versati dai contribuenti entro i 60 giorni dalla data di notifica.

Si fa presente che non c’è da parte dei destinatari delle cartelle l’intenzione di non versare il dovuto, ma i cittadini chiedono molto semplicemente – è come è doveroso in questi casi - chiarimenti su quanto sia realmente dovuto per il servizio eventualmente reso. Chiarimenti che prima gli stessi utenti e poi Udicon hanno cercato con insistenza, contattando direttamente il Consorzio di bonifica Ugento e Li Foggi. Ma non c’è stata alcuna possibilità né telefonicamente né con altro mezzo (mail, ecc) di mettersi in contatto con gli uffici del Consorzio.

In passato, i bollettini arrivavano direttamente dal Consorzio di bonifica con un analitico dettaglio delle somme da pagare. Non si comprende perché ora per importi riferibili non a diversi anni fa, ma in pratica allo scorso anno (il 2023, appunto) il Consorzio abbia deciso di “disinteressarsi delle pratiche” per far riscuotere i propri contributi all’Agenzia delle Entrate.

E’ utile, peraltro, ricordare come la correlazione tra contributo e beneficio è confermata da numerose sentenze della Corte di Cassazione, nelle quali si afferma che i vantaggi apportati al singolo fondo devono essere diretti e specifici, conseguenti all’opera di bonifica e tali da tradursi in vere e proprie qualità del fondo, non essendo sufficiente un beneficio relativo al complessivo territorio, in cui il singolo fondo è incluso (Corte Cassazione n. 8960/1996).

Udicon è pronta ad affiancare in questa battaglia i cittadini, che non possono essere considerati dei semplici bancomat da cui attingere denaro, senza fornire i dovuti chiarimenti e – spesso e volentieri - alcun reale specifico servizio reso agli utenti. Una battaglia legale che potrà essere avviata tramite denunce sul fronte del mancato rispetto delle leggi sulla trasparenza e sulla partecipazione.


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