Cronaca Scuola Società Web e Social Gagliano del Capo Bullismo/cyberbullismo, inaugurato a Gagliano ''Dipendo da me'' Questa mattina la presentazione del progetto per il contrasto ai fenomeni ed alle nuove forme di dipendenza da internet. 27/11/2023 circa 4 minuti Questa mattina, a Gagliano del Capo, si è tenuta la presentazione di ''Dipendo da me''. Un progetto per il contrasto a bullismo, cyberbullismo ed alle nuove forme di dipendenza da internet ideato dalla Cooperativa Sociale Indisciplinati di Racale e promosso dalla Regione Puglia e dal Comune di Gagliano del Capo, in collaborazione con l’organizzazione di volontariato ''Fabbricare Armonie'' e con il locale Istituto Comprensivo.Proprio presso l’auditorium comunale adiacente l’Istituto Comprensivo di Gagliano si è svolta la conferenza stampa che, dinanzi ad una platea di circa 200 persone ed alla presenza delle classi quarte e quinte della scuola primaria e di tutte le classi della scuola secondaria di primo grado, ha illustrato le finalità del percorso che, con “Dipendo da me”, verrà intrapreso in questi mesi.Sono intervenuti l’assessore ad Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo, il sindaco di Gagliano del Capo Gianfranco Melcarne, l’assessora alle Politiche Sociali di Gagliano del Capo Tiziana Orlando, la presidente della Cooperativa Sociale Indisciplinati Liliana Putino, e la dirigente scolastica Pamela Maria Luigia Licchelli.La scelta della sede scolastica, quale location per l’avvio delle attività, non è casuale. “Dipendo da me” è un progetto orientato alle fasce giovanili, che parte dall’assunto che per i “nativi digitali” internet e la “social networkizzazione” rappresentano un elemento irrinunciabile (oltre il 90% degli adolescenti in Italia sono utenti di internet e il 98% di questi dichiara di avere un profilo su uno dei social network più conosciuti), e muove i suoi passi nella convinzione che il contrasto all'insorgenza di comportamenti aggressivi, atti di bullismo e cyberbullismo, nonché alle nuove forme di dipendenza da internet, debba svilupparsi attraverso un'azione informativa e formativa e mediante lo sviluppo di una comunità educativa diffusa.In questo solco andranno le attività che prevedono di far conoscere e riconoscere ai ragazzi i pericoli della rete, per poi istruirli tanto all’applicazione di strategie comportamentali per ridurre i rischi di esposizione a questi stessi pericoli, quanto ad un uso consapevole della rete ed allo sfruttamento delle sue potenzialità positive.L’obiettivo è dare vita a ad un modello di intervento esportabile, che sia in grado di promuovere l’empowerment dei soggetti coinvolti, attraverso il rafforzamento di uno sguardo critico e consapevole rispetto all’uso e all’impatto delle nuove tecnologie sulla vita quotidiana. Per farlo, sarà promossa l’applicazione dei principi della Peer and Media Education; saranno proposti interventi di collaborazione e tutoring di aiuto reciproco (attraverso i e percorsi di educazione alla convivenza civile e alla cittadinanza attiva); si favorirà l’integrazione delle tecnologie digitali nella didattica, per garantire un uso consapevole e corretto della rete; verrà sviluppata la pratica di mediazione dei conflitti sociali, di educazione alla convivenza e alla coesione sociale e sarà anche supportato il consolidamento della consapevolezza digitale nei docenti.Il progetto coprirà l’intero anno scolastico in corso, con propositi di replicabilità sulle annualità successive, e sarà rivolto proprio alle classi citate, quelle che hanno seguito la conferenza stampa.La presentazione odierna cederà il passo ad altri tre passaggi: una fase dedicata agli incontri preliminari sulle tematiche progettuali; uno spettacolo teatrale che, in occasione della Giornata contro il bullismo e cyberbullismo, stimolerà una riflessione sul rapporto intergenerazionale ed infine la fase formativa dei ragazzi, dei docenti, dei genitori e degli educatori in genere, che si chiuderà con la realizzazione di un video teaser sulle attività di progetto.Cuore del progetto sarà la fase pratica. Oltre la teoria, “Dipendo da me” si prefigge di dare centralità all'utilizzo degli strumenti dell'arte. Da qui la scelta di utilizzare la scrittura, il teatro, la multimedialità: in questo modo verrà stimolata la maturazione di una consapevolezza sul tema che fornirà elementi utili a produrre un cambiamento.L’assessore regionale Sebastiano Leo ha affermato: ''Questo progetto può generare una rivoluzione dal basso: con ‘Dipendo da me’ Gagliano, dal sud della Puglia, può diventare un punto di riferimento per il contrasto ai fenomeni del bullismo e della dipendenza da internet. Se saprà aprire ad un cambio di schema che ribalti l’ottica all’interno delle classi, facendo andare la didattica oltre la cattedra ed aprendo al vero ascolto dei ragazzi, diventerà un esempio da replicare in Puglia ed in tutta Italia. E da riproporre negli anni''.La presidente della cooperativa sociale Indisciplinati Liliana Putino ha descritto il senso dell’iniziativa: ''Le nuove tecnologie sono in grado di offrire grandi opportunità, ma nello stesso tempo espongono i giovani utenti a nuovi rischi. Tra questi il loro uso distorto o improprio, finalizzato a colpire intenzionalmente persone indifese e arrecare danno alla loro reputazione. Da qui nasce l’idea di un progetto che sia in grado di incoraggiare i giovani, attraverso un’esperienza attiva, ad un utilizzo consapevole e sicuro del web. Fondamentale, in questo senso, la sinergia dei di partner coinvolti. Una rete che ci permetterà di creare spazi di confronto che favoriscono l’acquisizione di competenze sociali diffuse ed a sviluppare un rafforzamento della cittadinanza digitale''.Il sindaco di Gagliano del Capo Gianfranco Melcarne ha spiegato: ''Dipendo da me è un progetto che mi emoziona perché pone le basi per un nuovo futuro. È un’idea che ci ha fatto subito sognare ed io credo che, con la cooperazione, i sogni possono diventare realtà''.L’assessora alle Politiche Sociali Tiziana Orlando ha aggiunto: ''Una grande occasione che fornirà a studenti, genitori ed educatori gli strumenti per fuggire l’omologazione che il web inconsciamente induce, aiutando ad essere sé stessi''.La dirigente dell’I.C. di Gagliano Pamela Maria Luigia Licchelli l’ha definita una ''progettualità corale, un fare squadra per rifiutare l’appiattimento tecno-social, dettato alle nostre vite sia online che offline. Un percorso sappia valorizzare tempo e difficoltà e che farà degli strumenti dell’agire e della caratterizzazione personale la via per affermare unicità ed originalità''.
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