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Mancate disdette di prenotazioni, si muovono i comitati cittadini

La denuncia della referente Antonella Cucinelli: ''Un'odissea nella ASL Lecce''. Ultimo in ordine di tempo il comitato spontaneo per Alessano e Gagliano del Capo che mette in luce incongruenze e fa un appello all’Azienda Sanitaria per un ravvedimento.

Arrivano a pioggia anche ad Alessano e Gagliano del Capo gli avvisi bonari di pagamento per “mancata disdetta prenotazione prestazioni sanitarie” relativi agli anni 2014-2017, che in questi giorni stanno riaccendendo una incresciosa situazione che sembrava essere stata tacitata dalle dichiarazioni nel 2022 dell’Assessore Regionale alla Sanità Rocco Palese. Molti cittadini non ci stanno, nasce così un piccolo comitato spontaneo nei due Paesi, rappresentato dalla signora Antonella Cucinelli, destinataria anch’essa di tale provvedimento.

''Vogliamo portare all’attenzione degli organi di stampa questa situazione incresciosa che si è venuta a creare negli ultimi giorni, quando ci siamo visti recapitare da parte della Asl Lecce alcuni avvisi bonari di pagamento per 'mancata disdetta prenotazione prestazioni sanitarie' relativi agli anni 2014-2017''. Lo afferma Antonella Cucinelli, Referente del comitato cittadino.

''In relazione a questo avviso - in alcuni casi inviato anche a pazienti oncologici - evidenziamo di seguito una serie di incongruenze, premettendo preliminarmente che la prenotazione avveniva e avviene (!), nella maggior parte dei casi, attraverso un contatto per via telefonica al numero del Cup (centro unico prenotazione) e senza ottenere alcuna ricevuta cartacea''.


''Rileviamo – proseguono dal comitato - l’enorme difficoltà da parte nostra di ricostruire e dimostrare l’avvenuta prenotazione effettuata per la prestazione sanitaria. Oltretutto in molto casi è accaduto che all’atto della prenotazione venisse effettuato un appuntamento in un luogo distante dalla residenza del paziente oppure troppo lontano temporalmente e che gli stessi operatori del Centro Unico di Prenotazione ci invitassero a richiamare successivamente allo stesso contatto telefonico per verificare se si fosse liberato un posto più vicino.  Accadeva così che se tale appuntamento veniva spostato, non veniva però sempre, in quella stessa sede, disdetto il primo''.

I cittadini mettono a fuoco un’altra difficoltà di cui è disseminata questa Odissea burocratica: infatti il CUP sarebbe difficilmente raggiungibile telefonicamente per disdire o avere chiarimenti. Infatti dopo lunghe attese allietate da voci guida e intervalli musicali, una volta arrivato il proprio turno la linea cadrebbe, rendendo così poco accessibile la comunicazione. Senza parlare poi dei labirinti telematici laddove ci si perde se cercano lumi attraverso app e siti all’uopo predisposti.

''Quello che chiediamo - prosegue Antonella Cucinelli - è che l’Asl faccia un passo indietro sulla scorta delle dichiarazioni del dott. Palese che definì tale iniziativa nel 2022 “tardiva, inopportuna e sbagliata, cui non verrà dato seguito”; ma chiediamo un ravvedimento anche su quella che è la filosofia della prevenzione, che di tal guisa scoraggerebbe chiunque, spingendo a rivolgersi al privato per visite specialistiche, nonostante la pressione fiscale dovrebbe sostenere questi servizi. Chiediamo inoltre che si faccia ordine a livello burocratico per poter avere tracciabilità delle prenotazioni ed eventuali relative disdette, che continuano ad essere rilasciate telefonicamente senza alcun riscontro'', conclude.


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