Cronaca Gallipoli 

Restituita all’Amministrazione comunale di Gallipoli la disponibilità del mercato ittico

Le Forze dell'Ordine hanno proceduto al sequestro di 8 magazzini insistenti su pubblico demanio marittimo e adibiti a deposito e commercializzazione di pescato. Indagati in 11 e sanzioni per 14.000 euro.

Alle prime ore di oggi, i Comandi delle Forze di Polizia di Gallipoli (Guardia Costiera, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia Municipale), nell’ambito di un complesso procedimento penale incardinato presso la Procura della Repubblica di Lecce e avviato dalla Guardia Costiera di Gallipoli, hanno dato congiuntamente esecuzione al Decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Lecce in data 25 luglio e concernente 8 magazzini insistenti sul pubblico demanio marittimo e adibiti al deposito ed alla commercializzazione di prodotto ittico.

Gli 11 soggetti attualmente indagati risulterebbero a vario titolo coinvolti nell’occupazione di demanio marittimo e nell’irregolare somministrazione e consumazione di prodotti ittici, condotte reiterate nel corso del tempo e già oggetto di numerose segnalazioni all’Autorità Giudiziaria, a partire dal 2017.


I soggetti, in particolare, in relazione ai fatti attualmente al vaglio della magistratura, alla scadenza dei titoli autorizzativi legittimanti l’occupazione dei suddetti box insistenti sul pubblico demanio dello Stato, occupavano e utilizzavano i manufatti in modo arbitrario, configurando il reato di cui agli artt. 54 e 1161 del codice della navigazione (occupazioni e innovazioni abusive, abusiva occupazione di spazio demaniale e inosservanza di limiti alla proprietà privata).

Obiettivo del provvedimento emesso dal GIP è quello di addivenire alla restituzione alla disponibilità del Comune di Gallipoli dei manufatti e dell’area circostante gli stessi.


Nel corso dell’attività i Carabinieri del NAS hanno proceduto, contestualmente, ad effettuare controlli mirati di natura sanitaria, all’esito dei quali sono state contestate 8 sanzioni amministrative per un totale di 14.000 €.


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