Cronaca Lecce 

Il Bar Yvonne richiede al Comune di Lecce un risarcimento danni di oltre 2 milioni di euro

L'Amministrazione comunale ha chiesto la chiusura e demolizione della struttura che sorge su terreno demaniale nella marina leccese.

Improvvisamente, il Comune di Lecce “sfratta” il notissimo Bar Yvonne di San Cataldo, punto di riferimento da decenni del litorale leccese, chiedendone la chiusura e demolizione. La titolare, si dice «delusa dal comportamento dell’Amministrazione comunale che ha dato dimostrazione di totale chiusura alle svariate ipotesi di incontro e proposte di accordo presentate per il tramite deglii avvocati Anna Maria Ciardo e Daniele Montinaro. Di tale situazione, oltre allo storico bar di tutti i leccesi, ne soffriranno le diverse famiglie che lavoravano nell’attività. Spiace davvero che una struttura (tra le pochissime) che da decenni contribuiva, nonostante l’abbandono di tutte le amministrazioni, a “tenere in vita” la marina di San Cataldo, venga trattata in tal modo».

L’area su cui sorge il Bar Yvonne è stata originariamente qualificata per esclusivo errore dell’Amministrazione Comunale di Lecce, che aveva competenza accertativa ed autoritativa, come spazio pubblico e non come area demaniale.

«In virtù di ciò, il Bar Yvonne è stato autorizzato con provvedimenti del Comune anche di tipo urbanistico e la titolare, Urso Yvonne, ha sempre provveduto al pagamento del canone quantificato dallo stesso Comune a titolo di occupazione di suolo pubblico, confidando legittimamente nel potere istruttorio dell’Ufficio competente e nella legittimità e validità del provvedimento autorizzativo scaturente dall’Amministrazione comunale. Peraltro- fanno sapere gli avvocati- la titolare del bar Yvonne ha più volte sollecitato la rettifica dei titoli, in conformità anche alle indicazioni della Regione Puglia, che ha in più occasioni chiarito come alcuna gara sia necessaria nel caso in questione trattandosi di “riconversione” del titolo esistente. Proprio la titolare del Bar Yvonne, lungi dall’essere morosa, ha sollecitato il Comune di Lecce alla quantificazione del canone demaniale dovuto per gli anni successivi alla scoperta che l’area in questione non è classificata come spazio pubblico, ma come spazio demaniale. Alla legittima richiesta della titolare del Bar Yvonne è intervenuto riscontro da parte del Comune con quantificazione di indennizzi per occupazione abusiva demaniale come se il Bar Yvonne non fosse stato autorizzato con permessi di costruire provenienti dalla medesima Amministrazione comunale anche per il diritto di superficie per cui sussistono titoli autorizzativi che qualificano l’area in questione come spazio pubblico».

In sostanza i “cavilli” giuridici sono all’attenzione dei giudici competenti, ma certamente nessuno può ritenere e dichiarare che il Bar Yvonne sia abusivo e che il suo titolare sia moroso a fronte dei reali accadimenti di cui vi è traccia documentale.

Dopo vari ed estenuanti tentativi di soluzione bonaria delle controversie, di fronte all’ingiustificato muro eretto dall’attuale Amministrazione comunale, la titolare del Bar ha inoltrato lo scorso 7 novembre 2024 richiesta di risarcimento danni per 2.200.00,00 di euro. Richiesta che ad oggi non ha trovato alcun riscontro e che quindi proseguirà innanzi alle Autorità Giudiziarie.

Gli Avv.ti Anna Maria Ciardo e Daniele Montinaro ribadiscono che trattasi di una vicenda complessa che vede le parti innanzi a diversi Giudici Civili ed Amministrativi (prossima udienza al Consiglio di Stato il 04.02.25); che è stato profuso ogni sforzo – e si continuerà ad attivarsi in tal senso - per cercare di evitare un lungo e dispendioso contenzioso per entrambe le parti, per far sì che oltre 50 anni di storia di un’attività non siano annullati a causa ed in conseguenza di un cavillo giuridico certamente non imputabile alla titolare, che si è sempre e soltanto limitata a presentare istanze e richieste presso gli uffici comunali tenuti all’istruttoria e alla valutazione delle relative pratiche amministrative.ù

Peraltro, gli investimenti anche economici e gli sforzi di decenni di attività, con l’ausilio di un sostanzioso numero di dipendenti, vengono annullati e per questa ragione la titolare ha conferito incarico ai propri legali per procedere nelle sedi competenti al fine di valutare e accertare la sussistenza di eventuali responsabilità e i conseguenti danni scaturenti.

Il Bar Yvonne, d’altro canto, è un locale storico della marina leccese, aperto tutto l’anno, e punto di riferimento per i leccesi e i turisti e, in decenni di attività, ha sempre e solo operato nell’interesse del territorio e per una crescita di esso investendo, di anno in anno, poiché ha sempre confidato sulla bontà e correttezza giuridica dei titoli rilasciati dagli uffici comunali.


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