Cronaca Società Lecce Lecce intitola una Piazzetta a Sergio Ramelli Domani sera la cerimonia nel 50° anniversario della scomparsa del giovane studente milanese ucciso nel 1975 dopo una violenta aggressione sotto casa. 12/03/2025 circa 1 minuto Domani sera, alle ore 20:00, la città di Lecce celebrerà un momento di grande significato culturale e sociale, con l’inaugurazione della Piazzetta Sergio Ramelli, situata tra via Monteroni e via Enrico Fermi. Un’iniziativa nata nel 2021 con una passaggio formale nel Consiglio Comunale e che oggi, nel 50° anniversario della scomparsa del giovane studente, trova pieno compimento, trasformando uno spazio pubblico in un luogo di memoria e riflessione. Saranno presenti il sindaco Adriana Poli Bortone ed il vicesindaco Roberto Giordano Anguilla.Sergio Ramelli era uno studente milanese che, negli anni Settanta, si trovò al centro di un periodo storico segnato da forti contrapposizioni e tensioni ideologiche. Il 13 marzo 1975, subì una violenta aggressione sotto casa, un episodio che scosse profondamente l’opinione pubblica dell’epoca. Dopo settimane di lotta, il 29 aprile dello stesso anno, perse la vita. Dedicargli questa piazzetta non rappresenta solo un gesto di ricordo, ma un invito a riflettere su quanto sia fondamentale il rispetto delle idee altrui e il valore del confronto civile.Intanto, si registra la nota congiunta di Anpi, Arci, Cgil, Sindacato Studentesco, Sinistra Italiana, Udu in cui si afferma: ''La Giunta Comunale inaugura una piazzetta intestata a Sergio Ramelli, un giovane neofascista deceduto 50 anni fa a Milano in seguito ad un’aggressione finita male (che avvenne il 13 marzo 1975). La destra “perbene” e quella neofascista utilizzano da anni questa ricorrenza: a Roma, ad esempio, ne fanno una cerimonia con tanto di saluti romani. Si utilizza quella triste vicenda risalente ad anni di duri conflitti sociali e politici, in senso vittimistico ed autocelebrativo. Già nel 2021 ci fu l’opposizione vasta del mondo antifascista cittadino, per evitare strumentalizzazioni della memoria storica pubblica e non arricchire la già vasta toponomastica di destra della nostra città. La retorica della pacificazione, della mitizzazione di uno degli episodi degli anni ’70 del secolo scorso con tanto di rito del “Presente!”, è funzionale alla destra nazionalista e sovranista, in complicità con il neofascismo di CasaPound ed altre organizzazioni consimili, come Forza Nuova. Per questo denunciamo questa ulteriore offesa alla nostra città democratica ed antifascista ed invitiamo associazioni e sindacati, partiti e società civile a vigilare contro questo clima che si vuole così creare a Lecce''.
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