Cronaca Lecce 

Contrasto al gioco illegale: una denuncia a Lecce e sequestro di 165.000 euro

Un decreto di sequestro preventivo è stato emesso dal Tribunale di Lecce nei confronti di un imprenditore salentino indagato per l’ipotesi di frode informatica.

Nei giorni scorsi i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Lecce, nei confronti di un imprenditore salentino indagato per l’ipotesi di frode informatica. Il provvedimento giunge al termine di un'attività d’indagine svolta dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Porto Cesareo, alle dipendenze del Gruppo Guardia di Finanza di Lecce, volta al contrasto al gioco illegale.

In tale ambito, già lo scorso 6 dicembre, i militari - unitamente a funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Bari - erano intervenuti presso un circolo privato, situato a Copertino, dove avevano individuato due apparecchi di intrattenimento (slot machine) manomessi, al cui interno erano state irregolarmente installate delle “schede gioco” scollegate dall’A.D.M., sulle quali sarebbe stata canalizzata gran parte dei volumi di gioco, così sottraendoli ai controlli ed alla prevista tassazione (Prelievo Unico Erariale).

Le successive investigazioni e gli ulteriori accertamenti tecnici eseguiti sulle schede gioco sottoposte a sequestro, avrebbero consentito di ricostruire i reali volumi d’affari e di quantificare in oltre 500.000 euro l’importo delle giocate illecitamente effettuate.

Pertanto, il G.I.P. del Tribunale di Lecce, su proposta della locale Procura delle Repubblica, ha emesso il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca di valori, beni immobili e mobili nella disponibilità dell’indagato, fino alla concorrenza del valore di oltre euro 165.000 quale provento illecito derivante dal volume di giocate irregolari al netto delle vincite effettivamente corrisposte agli ignari avventori.

Nella fase esecutiva, i finanzieri di Porto Cesareo hanno proceduto al sequestro della somma di 145.000 euro in contanti, rinvenuta durante le perquisizioni locali, nonché delle quote di una società e di un autocarro.


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