Cronaca Lecce 

Lecce, alcune aree del demanio a disposizione per il fotovoltaico

Un progetto pilota coinvolge anche Lecce, nella zona industriale: le risorse le mettono i privati.

Un terreno di 22.387 metri quadrati, nella zona industriale di Lecce (via Taranto), di proprietà dello Stato, è pronto per l’installazione di impianti di energia rinnovabile.

Giovedì 10 aprile, è stato pubblicato l’avviso pubblico per la concessione ai privati: il termine per le offerte scade il 16 settembre 2025, alle ore 12:00.

L’Agenzia del Demanio ha messo in campo un progetto pilota per far diventare redditizie aree inutilizzate, con progetti per la produzione di energia pulita. Sono stati pubblicati i primi quattro bandi per la concessione di terreni inutilizzati di proprietà dello Stato da destinare alla realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile da parte delle “Esco”, le Energy Service Company, anche tramite configurazioni di autoconsumo, ovvero le Comunità energetiche rinnovabili. Il progetto pilota punta sul partenariato pubblico-privato che prende il via con la concessione di quattro terreni nei comuni di Lecce, Campomarino (CB), Spilimbergo (PN) e Narni (TR) che risultano già idonei all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile (Fer) “secondo un modello win-win”.

Se andrà bene toccherà altri terreni salentini. 
In questo modo lo Stato utilizza le risorse private per valorizzare il suo patrimonio inutilizzato e non destinato ad altre funzioni (cinture stradali, aree in zone industriali, terreni acquisiti per devoluzioni e altri beni immobili, che sono abbandonati da anni), contribuendo alla produzione di energia rinnovabile.

Le Esco hanno la possibilità di vendere l’energia prodotta e aderire o realizzare Comunità energetiche rinnovabili per le quali è previsto un punteggio premiale nella valutazione delle proposte. L’obiettivo della “resilienza energetica” nazionale si raggiungere anche con queste iniziative, come puntualizza il bando.

Le comunità che verranno realizzate dovranno includere almeno un Comune così che gli incentivi erogati dal Gestore dei Servizi Energetici potranno essere destinati a compensare parte dei fabbisogni energetici di edifici pubblici come scuole, biblioteche e uffici relativamente ai consumi inseriti nella comunità. Il Gestore di servizi energetici sarà di supporto all’Agenzia del Demanio nel coinvolgere i comuni interessati per la creazione di nuove comunità e per informare quelle già costituite sulle opportunità offerte dai bandi.

Il Comune di Lecce avrà solo una funzione di controllo: chi vincerà il bando dovrà depositare un progetto a norma con tutte le leggi urbanistiche.


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