Politica Lecce 

Raccolta firme per i lavori in Via Trinchese, interviene Io Sud

Il partito della Vicepresidente Nazionale Mariolina Pizzuto bolla le petizioni lanciate dall’opposizione di Palazzo Carafa come fake news. La replica del Movimento Sveglia: ''Irrispettoso parlare di sciacallaggio politico''.

''Le petizioni lanciate dall’opposizione di Palazzo Carafa rispetto al ripristino delle panchine previste sul progetto di riqualificazione di via Trinchese sono una grande bufala, una grande fake news. Via Trinchese avrà le sue panchine e sarà ancora più bella. Ringraziamo l'assessore Roberto Giordano Anguilla per l'attenzione con la quale ha seguito i lavori, facendo sì che si concludessero anche in anticipo rispetto alla tabella di marcia''. Lo afferma in una nota Io Sud, il partito della Vicepresidente Nazionale Mariolina Pizzuto, affermatosi come seconda forza politica nella coalizione di centrodestra alle elezioni amministrative a Lecce.

''Al Movimento Sveglia, uno dei promotori delle raccolte di firme, proponiamo invece di lanciare una nuova petizione, quella del ripristino delle panchine storiche in piazzetta Santa Chiara, unica zona verde del centro storico, al fine di consentire a chi vorrà, cittadini e turisti, di godersi in relax momenti di riposo e svago. Saremo i primi sottoscrittori, al pari di tanti altri cittadini e del Comitato par la Tutela del Centro storico di Lecce'', concludono da Io Sud.

Intanto, si registra la replica del Movimento Sveglia che, attraverso il Segretario Politico Guido Scopece afferma: ''In merito alle recenti dichiarazioni del Vicesindaco Giordano Anguilla, che definisce come “strumentalizzazione politica” (o peggio di sciacallaggio) la petizione promossa dal Movimento Sveglia, e firmata da quasi 1000 cittadini e cittadine, per l’installazione delle panchine previste nel progetto di riqualificazione urbana, riteniamo doveroso fare chiarezza. Troviamo profondamente sbagliato e irrispettoso liquidare come “strumentalizzazione” una richiesta che nasce dal basso, con spirito civico, da persone che vivono quotidianamente lo spazio pubblico e ne subiscono l’impoverimento. Le panchine non sono un capriccio, ma un elemento essenziale per la qualità urbana: servono a riposare, incontrarsi, sostare. Rappresentano un presidio di socialità e inclusione, soprattutto per le fasce più fragili''.

''Preoccupa anche la continua insistenza nel voler restringere il confronto ai soli residenti della strada interessata (che non possono essere, in questo caso si, un bacino di voti a cui dare il "contentino"), come se lo spazio pubblico fosse una proprietà privata o un cortile condominiale. Gli spazi pubblici sono per tutti, e tutti devono poter essere ascoltati. Le strade della città non sono proprietà privata. Le strade, le piazze e gli arredi urbani appartengono a tutta la comunità, e ogni scelta che li riguarda deve tener conto dell’interesse generale, non di logiche difensive o di esclusione''.

''Siamo contenti che l'amministrazione comunale sia tornata sui suoi passi valutando panchine anti bivacco dal momento che, sui propri canali ufficiali di comunicazione avevano dichiarato che si sarebbero confrontati con i residenti per valutare l'installazione di eventuali arredi , che significa che gli arredi erano una eventualità scelta da pochi. Si parla in un'altra dichiarazione di "panchine eliminate perché residenti contrari", quindi abbiamo difficoltà a pensare che non sia stata realmente valutata tale opzione. Questa petizione conferma che la partecipazione attiva dei cittadini è un valore, non un fastidio, soprattutto considerando che questa amministrazione si è sempre vantata di essere quella dell'ascolto. Continueremo a chiedere ascolto, trasparenza e coerenza, perché una città accogliente si costruisce anche a partire da una semplice panchina. Con ogni mezzo'', conclude Scopece.


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