Politica Lecce 

Siculella contro i 5 Stelle: ''Chi è causa del suo mal...''

Dopo aver previsto nei mesi scorsi in un documento la vittoria di Poli Bortone, ma snobbato, l'ex candidato sindaco civico invita coordinatori, referenti e consiglieri del M5S a dimettersi dai loro incarichi.

''Lo vedete questo? È un documento a mia firma. 6 mesi di lavoro e concluso a marzo 2023. Conteneva tutte le indicazioni sulle amministrative 2024 di Lecce e anticipava che l’avversaria di Salvemini sarebbe stata Poli Bortone. In 7 scenari possibili il centro destra era sempre dato vincente. In 7 casi su 7, avete capito bene. Consegnai il materiale ai vertici locali del M5S e ne parlai all’intera assemblea del neonato “gruppo territoriale”. Nonostante gran parte della base avesse recepito il segnale, i vertici iniziarono un lungo lavoro di boicottaggio''. Lo afferma in un post l'ex candidato sindaco civico Alberto Siculella.

''Con quelle evidenze - aggiunge -  la scelta più lucida era di creare un campo alternativo, di cui avrebbe dovuto far parte integrante il M5S. Mentre il centro sinistra di Salvemini avrebbe dovuto puntare a resistere al primo turno, in attesa di un possibile soccorso al ballottaggio. Facendo così oggi il campo progressista avrebbe potuto giocare d’astuzia, unire bacini elettorali complementari ma non sovrapposti, ed il M5S, con certezza matematica, salvaguardare la propria presenza in Consiglio Comunale''.

''Troppo lungo per un post descrivere i retroscena e le menzogne ripetute nella speranza di affermare una propria verità. Occorre però uno sforzo per mettere insieme i pezzi. L’esperto coordinatore regionale del Movimento, tanto che nella sua Galatina non è riuscito a mettere un consigliere, alla consegna del materiale di cui sopra, scommetteva che Salvemini non sarebbe stato il candidato sindaco del M5S, sicuro di imporre un proprio nome al centro sinistra. Certo''.

''Lo era anche l’uomo più di destra del Movimento leccese, lo stesso che oggi, per garantirsi un ritorno in Senato si direbbe comunista. Ne erano così convinti che sostenevano 'se fanno le primarie e se ci mettono allo stesso tavolo di Azione e Italia Viva noi non ci staremo'.  Primarie fatte e tutti seduti allo stesso tavolo, con un piatto di lenticchie appena scaldato''.

''E che dire - prosegue Siculella - del consigliere Arturo Maicol Baglivo, che sosteneva ci fossero più punti di contatto con Io Sud (partito della Poli Bortone) che con Salvemini. 'Una cosa è certa - diceva - io con Salvemini non ci sto, se non al secondo turno”. Poi iniziò ad “andare solo ma a parlare con tutti'.  Ed oggi parla da solo ma va con tutti. Ma sempre per spirito di servizio, eh…''.

''E che dire ancora del referente territoriale che in attesa di un posto alle regionali lisciava il pelo a me, tanto quanto agli statisti di cui sopra. “Pronto alle dimissioni” disse 'perché queste sono le regole del gioco: o giochiamo con queste regole o non giochiamo proprio'. Ecco, forse sarebbe stato meglio non giocare, dato il risultato ampiamente previsto. E se non lo hanno previsto, documento alla mano, coordinatori, ex consigliere e referente territoriale del Movimento, sono degli incapaci. Se hanno previsto ma ignorato, sono intellettualmente disonesti. In entrambe i casi, per il bene di un’intera comunità politica, dovrebbero avere la dignità e la consapevolezza di dimettersi dai loro incarichi''.

''Se avessero consapevolezza non saremmo mai arrivati al punto a cui siamo arrivati e, certamente, non avrebbero mai accettato incarichi di cui hanno dato prova di manifesta incapacità. Di dignità poi. Proveranno a dire, come hanno già fatto, che la colpa di questo disastro sono io. Magari aver avuto tanta rilevanza. Diranno che i panni sporchi si lavano in casa. A voglia a pulire i panni, non sono certo quelli ad essere sporchi''.

''D’altronde i panni bisogna indossarli dopo un bel bagno, magari di umiltà, e se la camicia ha macchie di sudore, sudore della propria fronte, non è un male. Ed io di camice ne ho sudate 7 e più, ma le indosso con l’orgoglio di chi non ha svenduto valori e ideali in cambio di poltrone. Nonostante le proposte. Pulito, a testa alta, a schiena dritta e con qualche camicia sudata di troppo. Chi è causa del suo mal pianga se stesso, e se vuole asciughi pure le lacrime sulle camicie altrui'', conclude Siculella.


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