Salute Sette Lecce 

Aumentano HIV e sifilide a Lecce, l’intervista all’esperto di MTS

Mancano informazioni, prevenzione e screening per le malattie sessualmente trasmesse: ne parliamo con il dottor Pierpaolo Congedo, principale referente dell'ambulatorio per HIV e PrEP di Lecce.

Lecce aveva un ambulatorio per le malattie sessualmente trasmissibili, diretto dal dottor Eugenio Romanello, in cui si poteva accedere in maniera gratuita, anonima e senza prenotazione. Era un vero e proprio presidio contro la diffusione di diverse malattie, che rappresentano una minaccia sociale. Il Centro MTS della Cittadella della Salute a Lecce, che organizzava anche campagne di sensibilizzazione a scuola, è stato chiuso quando il dottor Romanello è andato in pensione: un vero e proprio danno per i leccesi, che oggi sono costretti a pagare per ottenere una diagnosi precoce per queste malattie. Cosa rimane oggi a Lecce, mentre la diffusione delle malattie sessualmente trasmesse cresce (incluse HIV e sifilide)? Cosa bisogna fare prima di lasciarsi andare a una serena vita sessuale con il proprio partner, visto che nessuno è esente dalle MTS?

Queste risposte ce le darà il dottor Pierpaolo Congedo, 63 anni, nato a Bari, dove si è laureato in Medicina e specializzato in Malattie Infettive. Già dal 1988, durante e dopo la specializzazione, si è sono occupato in particolar modo dell'infezione da HIV. Dal 1997 è Dirigente Medico presso l'U.O. di Malattie Infettive dell'Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove ha acquisito l’incarico di alta professionalità per le patologie HIV correlate. Attualmente Congedo è il principale referente dell'ambulatorio per HIV e PrEP, il secondo più attivo in Puglia per numero di pazienti seguiti dopo il Policlinico di Bari, con oltre 650 persone HIV positive seguite e oltre 80 in PrEP (profilassi pre-esposizione consiste nell'assumere una combinazione di farmaci attivi contro HIV prima dei rapporti sessuali. Correttamente assunta da persone sieronegative a rischio di infezione, la PrEP si è dimostrata efficace nel prevenire l'acquisizione dell'infezione da HIV). Fra il 2004 e il 2016 il dottor Congedo ha svolto periodi come medico volontario in Etiopia, presso un centro per bambini sieropositivi ad Addis Abeba e in vari dispensari rurali. Inoltre, il medico che oggi opera a Lecce, ha partecipato a numerosi congressi nazionali e internazionali ed è autore di diverse pubblicazioni scientifiche e presentazioni a congressi.


Tra i giovani si registra un aumento del 20% di gonorrea e sifilide (antica malattia che sembrava scomparsa). Cosa sta succedendo? Non si fa più prevenzione? C’è più superficialità? Non si fanno più screening?
“In realtà alcune malattie, come la sifilide, non sono mai scomparse, ma è vero che dal 2021 si sta assistendo a una ripresa significativa, e non solo fra i giovanissimi, di tutte le malattie sessualmente trasmissibili. I motivi sono molteplici: scarsa informazione, scarsa educazione alla prevenzione e all'utilizzo del condom, maggiore libertà negli incontri, probabilmente, nel Salento, grande afflusso di turisti”.

Per aiutare i giovani non sarebbe meglio dare la priorità all’educazione sessuale laica rinunciando a qualche ora di religione a scuola?
“Senza entrare in polemiche che potrebbero sembrare futili su cosa è più prioritario, sicuramente ci sarebbe bisogno di introdurre a scuola una globale educazione all'affettività che comprenda anche educazione alla salute e quindi alla prevenzione in campo sessuale, oltre che un'educazione all'inclusività - che non significa ‘imporre la - per altro inesistente - teoria gender’. D'altronde ancor meno che in passato le famiglie sono presenti nell'informare i ragazzi su questi argomenti: ci si affida a internet, ai social, con il rischio di assumere informazioni completamente errate e fuorvianti”.

A Lecce abbiamo perso un’istituzione nella lotta alle malattie sessualmente trasmesse: il centro del dottor Romanello nella Cittadella della Salute, per questioni di “ignoranza”, assenza di personale e mancanza di fondi. Si accedeva gratuitamente, in maniera anonima e senza prenotazione. Oggi, se qualcuno ha dei sintomi di MTS o se ha avuto rapporti non protetti, deve passare dagli affaccendatissimi medici di base, qualche volta introvabili, che ormai visitano quasi solo al telefono? Quali sono i centri specializzati attualmente operativi in provincia di Lecce? Non mi dica che bisogna passare dall’inferno del CUP!
“Il dottor Romanello aveva creato una specie di checkpoint ante-litteram, una iniziativa lungimirante che però la stessa ASL aveva quasi disconosciuto. Presso la nostra Unità Operativa abbiamo attivato da un anno un ambulatorio specifico per le MTS, con prenotazione diretta o anche attraverso il CUP, ma in realtà la maggior parte delle diagnosi di infezioni sessualmente trasmesse ci arriva per segnalazione di altri specialisti, dal Centro Trasfusionale dopo screening dei donatori, e molto raramente dai medici curanti, cui spesso - soprattutto le persone più giovani - non si rivolgono per semplice mancanza di intimità e paura del giudizio. C'è poi il vasto campo degli utenti dell'ambulatorio PrEP: tutti vengono screenati per la maggior parte delle MST e in qualche modo gli utenti fanno da ‘cassa di risonanza’ per altre persone che si rivolgono all'ambulatorio nel sospetto di aver contratto una MST”.

Sa che nella maggior parte dei casi i giovani non sanno nemmeno cosa sia la gonorrea? Quali sono i sintomi e quali i rischi se non viene curata?
“Certamente, la maggior parte dei giovani, di conseguenza, non solo ignora l'esistenza di alcune malattie, ma ovviamente ignora che queste malattie, non diagnosticate e quindi non curate adeguatamente, possono avere complicanze a lungo termine molto serie, specie sulla fertilità. Specie nelle donne, gonorrea e Chlamydia sono la causa principale della cosiddetta malattia infiammatoria pelvica, che comporta danni permanenti di tube e ovaie”.

Sifilide, HIV,HPV, Herpes genitale, Gonorrea ed epatiti sono le più comuni malattie sessualmente trasmesse. In paesi evoluti, come la Svezia, quando due si fidanzano e vogliono vivere il sesso senza precauzioni, si vanno a fare tutti gli screening necessari. Per i virus si fanno i vaccini. Lei consiglia una pratica del genere alle giovani coppie? Per fare un Ceck-Up completo cosa bisogna farsi prescrivere?
“Io consiglierei screening e vaccini a tutte le persone sessualmente attive, già dai 14 anni in su. Ovviamente alcuni vaccini, come quello per l'epatite B o quello per l'HPV nelle ragazze, sono obbligatori, ma bisognerebbe estendere la proposta di tutti i vaccini a tutti (per esempio si è constatato che la vaccinazione contro il meningococco B riduce il rischio di contrarre la gonorrea, che è causata da un germe molto simile). Uno screening completo, destinato, ripeto, a tutte le persone sessualmente attive, indipendentemente dall'età, dovrebbe comprendere i test per epatite A, B e C, ovviamente la ricerca degli anticorpi anti-HIV e, magari più episodicamente (o, ovviamente, in caso di sintomatologia), gli esami di ricerca per gonorrea, Chlamydia, Mycoplasma,  Trichomonas; inoltre andrebbe eseguita la ricerca dell'HPV a livello cervicale nelle donne e a livello anale in chi pratica rapporti recettivi, per monitorare il rischio di carcinomi”.

La donazione del sangue equivale a un Ceck-Up completo contro le malattie sessualmente trasmesse?
“In occasione di ogni donazione di sangue il potenziale donatore viene sottoposto a screening per HBV, HCV, HIV e sifilide. 
 Sono stato necessariamente molto sintetico, ci sarebbero moltissime cose da aggiungere, soprattutto sul discorso della PrEP, di cui da noi non si parla abbastanza, mentre nelle grandi città del nord, grazie ai checkpoint e alla lungimiranza degli amministratori, garantisce uno screening gratuito e costante di tutte le malattie sessualmente trasmissibili (mentre da noi, salvo che il test per l'HIV, gli esami sono tutti a pagamento...). L’HIV nel Salento continua  a diffondersi ed è necessario parlarne di più”.

di Gaetano Gorgoni


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