Lequile dice no, al bioemetano. Il sindaco chiama a raccolta i cittadini

L’Amministrazione si mobilita contro la realizzazione dell’impianto biomasse sul proprio territorio. Gli impianti a biomasse sono impianti per produrre energia elettrica utilizzando come combustibile composti di origine animale (farine, grassi, escrementi di avicoltura) o vegetale(scarti dell’agricoltura, cippato di legno, scarti di frantoio, foglie secche triturate, sottoprodotti di segheria.

Per venerdì 23 agosto, alle ore 19:00, l’amministrazione comunale di Lequile chiama a raccolta i propri cittadini per un sit-in di protesta in Piazza San Vito con raccolta firme. Nessuna combustione è mai totalmente pulita, una piccola parte inquinante c’è sempre: questo è il principale svantaggio di questi impianti. Se le risorse vegetali non sono gestite con oculatezza, si può verificare un danno ambientale: un’eccessiva richiesta di materiale legnoso, la principale biomassa utilizzata, per sopperire alla richiesta di impianti con una potenza sempre più elevata, potrebbe portare a deforestazione. Gli impianti a biomasse hanno bisogno di spazi grandi e rendono meno dei fossili: la produzione di impianti a biomasse è più costosa rispetto a quella di impianti tradizionali.

Mercoledì 28 agosto è prevista a Lequile un’assemblea pubblica all’interno della sala consiliare alla quale saranno presenti esperti del settore, associazioni, medici e alla quale potranno partecipare tutti i cittadini.

“È di queste ore- precisa il Sindaco Vincenzo Carlà – la richiesta ufficiale agli uffici comunali preposti per la realizzazione dell’impianto. Come ampiamente ribadito in campagna elettorale, continua il primo cittadino, l’amministrazione è fermamente contraria a tale realizzazione. Con tali iniziative intendiamo , ancor a una volta e senza equivoci, marcare la nostra netta e contraria posizione sull’argomento”.

di Adriana Greco