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Teatro Tito Schipa, il Comune di Gallipoli difende la destinazione culturale del bene

L'Assessore al Patrimonio Riccardo Cuppone: Valuteremo l’avvio del procedimento per la dichiarazione d’interesse culturale dell’immobile.

È giunta ieri la risposta da parte della Soprintendenza Archeologica in merito ad una richiesta formale da parte dell’Ente. Lo scorso primo dicembre il Comune di Gallipoli ha ufficialmente richiesto alla Soprintendenza di considerare il Teatro ''Tito Schipa'', lo storico teatro gallipolino oggi privato, come bene storico e artistico, allegando una scrupolosa e dettagliata relazione in cui si è messo in evidenza la storicità e l’importanza dell’immobile.

Nello specifico, nella nota di risposta in questione, la stessa Soprintendenza ha specificato che ad oggi agli atti non risultano emessi provvedimenti di tutela ma tenuto conto anche delle notizie rilevabili dalla nota storica allegata, il teatro rientrerebbe negli elenchi previsti dalla Direttiva del Ministro dei Beni e delle Attività e del Turismo concernenti le sale cinematografiche d’interesse pubblico.

Dichiara l’assessore Riccardo Cuppone con delega al Patrimonio: ''Un teatro è patrimonio di tutti e non possiamo accettare che, seppur si tratti di un bene a disponibilità privata, questo possa perdere la sua destinazione originale per il quale è stato edificato, così come anche accertato nella relazione storica. Riteniamo che sia anche interesse della città che il 'Tito Schipa' divenga patrimonio culturale e che venga preservato nella sua integrità senza il rischio del cambio di destinazione d’uso. Per il resto, in merito alle vicende private attorno alla gestione e alla proprietà, credo che queste non debbano riguardare l’Ente o altri, l’importante è che venga preservato il bene nella sua essenza ed è per questo che valuteremo l’avvio del procedimento per la dichiarazione d’interesse culturale dell’immobile''.


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