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La potatura del vigneto sul Castello di Copertino

Madrina dell'evento è stata l’imprenditrice Federica Cucinelli, nota internazionalmente per l’attenzione alla valorizzazione territoriale e culturale.

A Copertino si è svolta la Potatura del Vigneto sul Castello, la madrina è stata l’imprenditrice Federica Cucinelli, nota internazionalmente per l’attenzione alla valorizzazione territoriale e culturale. La Madrina ha potato i primi ceppi assieme all’architetto Francesco Longobardi, delegato alla Direzione regionale Musei Puglia, all’architetto Pietro Copani, direttore del Castello, all’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi e Francesco Trono, presidente della Cantina Cupertinum.

Hanno portato il loro saluto Sebastiano Leo Assessore Regionale, e Antonio Leo, vice-presidente della Provincia, che hanno portato i saluti e rimarcato l’importanza culturale e turistica del Castello e del suo Vigneto. Francesco Trono ha ricordato come “il Vigneto sul Castello valorizzi gli aspetti più originali della cultura e delle colture del Salento.

La storia di Copertino, la bellezza del suo Castello, l’importanza della vitivinicoltura salentina si fondono in questo progetto nello stesso tempo innovativo e denso di rimandi storici. È un circuito virtuoso tra territorio, produzione di qualità, cultura, turismo. È un progetto nato dalla collaborazione tra la Cupertinum Cantina di Copertino e la Direzione del Castello di Copertino”.


La Madrina Federica Cucinelli ha dichiarato: ''Il Vigneto sul Castello è un’idea di grandissimo interesse, una realizzazione stupenda, che ho conosciuto grazie ad amici salentini. Sui bastioni, tra cielo e terra, sono rimasta affascinata dalla bellezza del luogo. La Direzione del Castello e la Soprintendenza si sono dimostrati attenti e intelligenti ad appoggiare questa iniziativa e meritano un grande plauso per aver capito le molte valenze dell’attuazione di questa idea, non ultima quella turistica. È un progetto in sintonia con quelli che noi stiamo portando avanti in Umbria, a Solomeo in particolare''.

Pietro Copani: ''Questo progetto per noi è molto significativo perché nel Castello per tanti secoli è stato prodotto vino in grandi quantità e quindi recuperare questa funzione al Castello è un modo per ripercorrere la storia che questa fortificazione ha avuto. È importante ricordare le sinergie tra cultura, arte e ricchezze del territorio che questa realizzazione mette in moto''.

Giuseppe Pizzolante Leuzzi, aggiunge considerazioni storiche e colturali: ''Il Vigneto sul Castello sta facendo rivivere la storia. Documenti storici testimoniano che le parti alte dei bastioni erano coltivate, anche a vigneto. Il vigneto, posto sui bastioni, è stato impiantato nell’aprile del 2014 con sistema di allevamento ad alberello pugliese e disposizione dei filari a quinquonce. La cultivar è il Negroamaro Cannellino, vitigno riscoperto durante gli anni ’90 nell’ambito di una ricerca a cui collaborai, diretta da Antonio Calò e Angelo Costacurta. Per la sua storia e le sue caratteristiche mi è sembrata la varietà che doveva essere impiantata sul Castello''.


Federica Cucinelli e il marito Brunello sono noti per essere imprenditori attenti al benessere dei suoi dipendenti, tanto da essere stati più volte definiti imprenditori illuminati. L’azienda Brunello Cucinelli è una casa di moda italiana nota per la produzione di maglieria pregiata, nata e sviluppatasi nel borgo medioevale di Solomeo, in Umbria. All’azienda hanno affiancato una Fondazione finalizzata in particolare ad iniziative culturali pertinenti all'ideale etico e umanistico, con pubblicazione di saggi e studi specialistici, istituzione di borse di studio, corsi di aggiornamento e di formazione culturale.

La Fondazione si occupa anche della conservazione del patrimonio storico artistico, n particolare, ha contribuito ai lavori di restauro e riqualificazione del castello di Solomeo e del resto del borgo. Successivamente, ha realizzato il complesso denominato Foro delle Arti, e ha finanziato i lavori di restauro dell'Arco Etrusco di Perugia. Nel borgo vengono organizzate molte attività culturali ed è stata creata una biblioteca neoumanistica con testi originali nelle discipline storiche, artistiche e filosofiche.

Sul progetto etico della sua azienda e della Fondazione, Federica Cucinelli ha voluto sottolineare gli aspetti più importanti: ''Abbiamo sempre immaginato che l’essere umano, se ha la possibilità, dovrebbe vivere dove è nato, perché i primi anni della vita ti lasciano qualcosa di forte.  Abbiamo sempre creduto nei grandi ideali. Crediamo molto nei giovani e pensiamo che le loro università e i loro studi siano il seme del creato''. E ha sottolineato che: ''Nella nostra organizzazione il punto di riferimento è il bene comune, come strumento di guida per il perseguimento di azioni prudenti e coraggiose. Nella nostra impresa abbiamo messo l’uomo al centro del processo produttivo, perché siamo convinti che la dignità umana ci sia restituita solo attraverso la riscoperta solo attraverso la riscoperta della coscienza. È l’essere umano al centro di tutto e tale opzione rende anche il lavoro più umano, con il richiamo alla bellezza e al bene comune. Crediamo in un’impresa umanistica che risponda nella forma più nobile all’etica che l’uomo ha definito nel corso dei secoli. Stiamo realizzando una imprenditorialità umanistica con radici antiche, in grado di migliorare concretamente la condizione della vita umana''.

Un esempio da seguire. Far germogliare la dignità, la vita e la cultura. Durante la Potatura del Vigneto sul Castello di Copertino è stato il momento migliore per ribadirlo.


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