Ambiente Melendugno 

Tap, processo per inquinamento della falda: verso l’accordo con Melendugno e Vernole

La maggioranza Cisternino potrebbe accontentarsi di 6 milioni di euro, ma l’accordo passerà dal Consiglio

Si è tenuta nel pomeriggio la riunione tra maggioranza e opposizione per discutere della bozza di accordo con tap. Il legale dell’ente ha spiegato ai consiglieri che la multinazionale ha delle possibilità di spuntarla in giudizio. Resta in piedi solo l’accusa relativa all’inquinamento della falda, ma il processo non dà certezze: è aleatorio.

Il Comune di Melendugno e quello di Vernole hanno intenzione di accordarsi con Tap per ottenere subito i soldi a titolo di risarcimento: al primo ente andrebbero 6 milioni di euro e al secondo circa 2 in due tranche. La giunta di Melendugno dirà sì alla bozza preparata dai legali e poi sarà affrontato il tema in Consiglio comunale. Nella riunione di oggi erano presenti anche i più inossidabili “No Tap”, ma ormai è venuto il tempo del pragmatismo perché la falesia sta crollando a pezzi e la Regione ha dato troppo poche risorse per un intervento efficace.

In mattinata, si è tenuta una nuova udienza, dopo che la giudice Chiara Panico aveva concesso uno stop del processo per lasciare spazio alle trattative fra i legali di Tap e quelli dei comuni interessati. La strada dell’accordo sembra a tutti quanti meno aleatoria, capace di offrire opportunità nel presente. I legali del gasdotto Tap hanno presentato una bozza di accordo che concede 8 milioni in cambio della rinuncia a tutte le pretese risarcitorie, incluse le compensazioni previste dalla legge regionale. Insomma, la multinazionale punta sulla necessità di incassare subito che hanno i Comuni a fronte di lunghi e costosi processi dove l’esito non è mai scontato.

Il Comune di Vernole, però, non ha intenzione di firmare la bozza così come è stata proposta: il sindaco Mauro De Carlo chiede di più per metterci una pietra tombale sopra: “Noi non vogliamo rinunciare alle compensazioni della legge regionale, perché Tap ha avviato l’iter per il raddoppio della portata del gas, cosa tutta da valutare. Ciononostante, siamo consapevoli che sia necessario fare ciò che è meglio per tutta la nostra comunità perché attendere gli esiti di un processo appare piuttosto sconveniente”.
G.G.


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