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Torre dell'Orso, salvata piccola tartaruga da un amo legato a un tavolino di plastica galleggiante

Un gruppo di amici ha visto l'oggetto in mare e lo ha recuperato per conferirlo tra i rifiuti. Poi la scoperta: l'esemplare di Caretta Caretta era rimasto legato alla lenza.

È stata trovata in riva nel mare a Torre Dell’Orso, in evidente difficoltà, la piccola tartaruga salvata da alcuni ragazzi che erano sul posto e che senza alcun timore si sono gettati nell’acqua gelata. Orrore, crudeltà, scena assurda, incredibile. Da rimanere senza parole: la tartaruga era infatti rimasta infilzata da un amo legato ad un tavolino di plastica galleggiante.

La scoperta è avvenuta oggi attorno a mezzogiorno da parte di un gruppo di amici. I giovani hanno notato il tavolino di plastica, diretto verso riva, ed hanno pensato bene di raccoglierlo per gettarlo nella spazzatura. Un gesto normale che dovrebbero fare tutti, così come tutti sanno che i rifiuti non si gettano nell’ambiente, ma vanno differenziati correttamente, nonotante qualcuno continui a far finta di nulla.

I ragazzi hanno fatto una cosa che in pochi avrebbero fatto. Ma neanche loro si aspettavano quanto trovato in seguito. Mentre raccoglievano il tavolino hanno scoperto l’inaspettato: legata al tavolino galleggiante c’era un amo a cui era rimasta infilzata una piccola tartaruga Caretta Caretta. L’amo le stava lacerando la bocca e perdeva molto sangue. A quel punto i tre l’hanno liberata tenendola in vita anche se ormai stremata. L’intervento di questi ragazzi le ha salvato la vita.

Gli esperti confermano che sono tantissime le tartarughe che perdono la vita in mare a causa degli attrezzi da pesca. Questo, per esempio, è parte di un palangaro. Questi ami possono essere ingoiati finendo nello stomaco, la lenza provoca occlusione, anoressia e gravi lacerazioni dell’intestino. Le lenze, poi, possono aggrovigliarsi attorno al capo o alle pinne dell’esemplare provocandone lo strangolamento o l’amputazione dell’arto, portando l’animale verso morte certa.

In caso di tartarughe in difficoltà o di situazioni simili, basta chiamare subito il numero 1530 e chiedere l’intervento del personale della Capitaneria di Porto.




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