Cronaca Miggiano 

Focolaio nell'Rsa, la replica del personale: «Seguito scrupolosamente il protocollo Covid»

Le dichiarazioni di tutto il personale della RSSA San Vincenzo di Miggiano riguardo il il focolaio del virus Sars - covid-19 che ha visto coinvolta la struttura

Non si placa la vicenda del focolaio scoppiato nell'Rsa “San Vincenzo” di Miggiano. Dopo l'esposto in Procura presentato dai parenti di alcuni anziani per far luce sulla gestione dell'emergenza all'interno della residenza, gli operatori e i dipendenti hanno risposto alle accuse con un comunicato che riceviamo e pubblichiamo.

«Con queste righe tutti i dipendenti della Rssa San Vincenzo, gestita dalla società G.R.S. srl, rappresentata dell'Amministratore Prof. Pierluca Di Cagno, vogliono chiare alcuni punti e smentire dalle loro stesse voci, molte delle falsità ed inesattezze che riscontriamo negli articoli giornalistici raccolti.

Siamo addolorati per quanto accaduto in questo periodo e ci teniamo a esprimere quanto segue:

- Dal momento in cui abbiamo appreso delle prime due positività è stata prontamente inviata comunicazione a tutti gli organi competenti il 11/01/2021, mai nulla è stato omesso o nascosto;

- I primi tamponi ad ospiti e personale sono stati effettuati secondo le indicazioni e i tempi dati dagli organi di competenza;

- Giunto l'esito dei primi tamponi si è proceduto con l'attuazione del protocollo covid autorizzato dall'ASL precedentemente;

- A seguito di richiesta di attivazione delle USCA, queste sono entrate in struttura il 19 gennaio, a loro va il nostro ringraziamento per la collaborazione, la presenza e la professionalità. Da questo momento i ricoveri sono stati effettuati secondo le valutazioni dei medici USCA. I ricoveri in ospedale rappresentavano per noi l'azione più idonea a gestire alcune criticità non trattabili in tutte le RSSA.

- Rispetto alle dichiarazioni inerenti la carenza di personale infermieristico, questo è un aspetto mai nascosto e derivante dall'unica condizione legata al richiamo di numerosi infermieri necessari ad esaurire l'organico degli Ospedali Pugliesi a seguito delle necessità inerenti la pandemia Sars Covid - 19. Da marzo 2020 a gennaio 2021 sono numerosi gli infermieri che hanno lasciato la nostra RSSA in quanto presenti in graduatoria concorsuale e/o in graduatoria volontari.

- Viene messo in dubbio l'utilizzo dei DPI sempre presenti ed utilizzati da tutto il personale così come si evince dal controllo NAS del 01/01/21. Le immagini e i video che vengono contestate riguardano la festa di Natale del 22 dicembre 2020 in cui la persona che presenta la recita abbassa la mascherina per alcuni secondi ma si precisa che in occasione di tale evento, il giorno 21 dicembre 2020, tutto il personale ha effettuato il tampone Covid- 19 con esito negativo, inoltre, la struttura era stata sanificata così come gli impianti di riscaldamento e durante l'evento vi erano alcune finestre aperte per areare le sale. I pochi eventi organizzati, come quello di Natale, rappresentano per i nostri ospiti momenti di condivisione in un periodo in cui sono stati obbligati alla lontananza dai loro famigliari, si precisa che la nostra RSSA è stata chiusa al pubblico il 23/02/2020 e mai riaperta.

- Smentiamo le affermazioni del famigliare che avrebbe riferito di aver saputo della morte del marito da un' azienda delle pompe funebri. Si dichiara che la persona in questione era ricoverata presso il DEA di Lecce ed a seguito del suo decesso il personale della RSSA non era stato, ovviamente, informato.

- Veniamo attaccati ingiustamente e con dichiarazioni di falsità, si attesta che in struttura lavorano circa 40 persone con coraggio, professionalità e cuore e nessuna di queste persone ha mai abbandonato gli ospiti presenti e il suo posto di lavoro. MAI!

- Sin dall'inizio del focolaio in struttura, abbiamo reso partecipi e abbiamo comunicato con tutti i parenti quotidianamente, inviando parametri e gli esiti delle visite USCA.

- Abbiamo avuto il supporto di molte famiglie e la critica di poche, e siamo in obbligo di rispettare le famiglie che hanno fiducia in noi che rischiano di perdere importanti punti di riferimento. A sostegno di quanto esposto vi alleghiamo le parole che ci hanno espresso le famiglie di alcuni dei nostri ospiti.

- Abbiamo avuto il supporto costante e quotidiano del nostro amministratore Porf. Pierluca Di Cagno che non ha mai fatto mancare nulla ai nostri ospiti ed a noi dipendenti, ed ha lottato e sta continuando a lottare per tutti noi senza mai nascondersi e rispondendone in prima persona.

Con estremo rispetto va tutto il nostro cordoglio e siamo vicini alle famiglie di chi, in questa terribile pandemia, ha perso i suoi cari. Noi abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere fare.

Comprendiamo che il dolore è forte e che la ricerca del colpevole aiuti a sfogare la rabbia, capiamo, anche, che la notizia dell'ultima ora sia ricercata ed auspicata ma con quest' accanimento mediatico tale azione dimentica le persone, gli uomini e le donne che lavorano tutti i giorni, 24 ore su 24, che mettono a rischio le loro famiglie e, adesso a causa di chi riferisce falsità, mettono a rischio, anche, il loro posto di lavoro che è fatto di cura e assistenza verso i nostri ospiti».

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