Politica Minervino di Lecce 

Minervino, scontro sulle “tavole di San Giuseppe”, addio alla tavola in piazza

Il sindaco Marte: “Riportiamo l’evento alla dimensione originaria”. Caroppo: “Amarezza”

L’ex primo cittadino Ettore Caroppo, nei giorni scorsi, ha attaccato duramente il sindaco Antonio Marte “per aver fatto saltare la tradizionale Tavola di San Giuseppe che da decenni ormai si teneva ogni 19 marzo in piazza”. Una novità che, secondo l’opposizione, sta suscitando molti malumori tra i devoti al
Santo e non, “e che a parere di molti provocherà ulteriore delusione tra visitatori, turisti e pellegrini, che andranno in visita in altri comuni dove la tradizione è altrettanto presente. Malumori che hanno spinto l’opposizione consiliare de ‘Il Cuore di Minerva’ a richiedere, il 3 marzo scorso, un incontro ufficiale con la parte tecnica dell’amministrazione.
Il Responsabile del servizio della gestione dei fondi PNRR, dottor Simone Dima e l’architetta Valeria Giannetta, legati al progetto “Borghi Divini” per la parte pubblica, l’Associazione del Mercatino del Gusto, aggiudicatrice della gestione dell’evento per circa 100mila euro ed i tre consiglieri Rizzello, Cagnazzo e Caroppo si sono incontrati il 10 marzo per parlare  dell’annullamento e la cancellazione dell’evento della “Tavola in piazza”, una tradizione consolidata da decenni e ritenuta un prezioso strumento per il rilancio, la promozione e la divulgazione di questa particolare forma di devozione popolare. “Un cambio di visione” che l’ex sindaco non sa spiegarsi, se non come un dispetto nei confronti di quello che ha costruito la precedente amministrazione, “con il risultato che si mettono a rischio finanziamenti importanti”. “Tutto il nostro impegno in una promozione ampia, che raccontava la nostra gente che fine sta facendo? - si chiede Caroppo -
Ed il rischio di restituire i fondi del PNRR, con questa decisione imposta dal sindaco Marte, quanto rischia di diventare concreto?”, continua Caroppo. Replica con un comunicato ufficiale il sindaco dí Minervino, Antonio Marte: “La scelta di non riproporre la formula della ‘Tavola in Piazza’ e di optare invece per la ‘Tavola itinerante’ non è frutto di una decisione arbitraria o di una rinuncia alla tradizione, bensì di un percorso condiviso all’interno della maggioranza, ascoltando con attenzione il parere delle associazioni e degli attori coinvolti. Il fine di tale scelta è stato quello di riportare l’evento alla sua dimensione originaria, legata alla spiritualità, alla devozione e alla condivisione familiare.
La manifestazione, infatti, conserva e rilancia il suo spirito autentico, invitando cittadini, visitatori e turisti a immergersi nell’esperienza delle Tavole di San Giuseppe attraverso un itinerario che permetta di scoprire e comprendere il significato profondo di questa tradizione. Non si tratta semplicemente di un evento gastronomico o di una celebrazione pubblica, ma di un rito che affonda le sue radici nella cultura, nella fede e nella solidarietà.
Proprio per rafforzare questo aspetto esperienziale, che rappresenta un elemento chiave nel turismo delle tradizioni, è stato predisposto un programma articolato, che include il percorso della ‘Tavola itinerante’, con diversi punti di ristoro e degustazione nei tre centri abitati di Minervino di Lecce, Specchia Gallone e Cocumola, nonché la presenza di una Tavola dimostrativa e divulgativa in Piazza Umberto I. Questo format offre ai partecipanti un’opportunità unica di entrare nelle case dei devoti, conoscere la simbologia delle Tavole, comprendere il valore della condivisione e vivere un’esperienza autentica, in linea con le nuove tendenze del turismo esperienziale.
A testimonianza dell’attenzione e dell’accuratezza con cui è stato predisposto il programma, la manifestazione prevede anche una serie di appuntamenti culturali e religiosi, tra cui convegni di approfondimento sulle radici storiche e spirituali delle Tavole di San Giuseppe, laboratori gastronomici dedicati ai piatti della tradizione e momenti di riflessione sui valori della solidarietà e dell’accoglienza. Un programma ricco, pensato per valorizzare al massimo questa antica usanza e offrire ai partecipanti un’esperienza completa, che coniuga conoscenza, fede e convivialità. Programma che è stato presentato con successo alla Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano qualche settimana fa, suscitando grande interesse tra gli operatori del settore e confermando l’attenzione verso le tradizioni locali come attrattiva di qualità per il turismo esperienziale.
Dispiace constatare come una scelta ponderata e motivata venga strumentalizzata per fini politici, cercando di trasformare una decisione amministrativa in un pretesto di polemica. Riteniamo doveroso suggerire ai consiglieri di minoranza Cagnazzo e Rizzello di documentarsi meglio, avrebbero appreso infatti che la ‘Tavola in piazza’ non rientra nella convenzione con il Mercatino del Gusto, né tantomeno nel Progetto ‘Borghi Divini’ del PNRR: possono pertanto stare tranquilli che nessun finanziamento è in pericolo.”.

G.G.

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