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La XII edizione delle Giornate FAI d’Autunno

Per l'evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi proposte speciali a Lecce e Parabita.

Oggi e domani tornano, per la XII edizione, le Giornate FAI d’Autunno, l’amato e atteso evento di piazza che il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.

Durante il fine settimana - animato e promosso dai Gruppi FAI Giovani, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione - saranno proposte speciali visite a contributo libero in 700 luoghi straordinari in oltre 350 città d’Italia, spesso inaccessibili o semplicemente insoliti, originali, curiosi, poco conosciuti e valorizzati (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).

Tra le aperture di questa edizione, si segnalano in particolare 11 sedi universitarie, da Trieste a Potenza, e fino a 32 luoghi di istruzione, da scuole ad accademie, da centri di ricerca a laboratori per la formazione.

''Questa edizione delle Giornate FAI - ha dichiarato il Presidente Marco Magnifico - intende ribadire il ruolo fondante che scuole e università hanno sulla qualità del futuro del nostro Paese''. Università, licei o istituti tecnici in Italia sono spesso edifici di valore storico e artistico, meritevoli di essere visitati, scoperti e valorizzati, ma il loro valore è soprattutto nel custodire, tramandare e promuovere la conoscenza, per costruire la cultura dei cittadini di oggi e di domani. Educare i cittadini alla conoscenza è anche lo spirito che anima la missione del FAI, sussidiaria dello Stato, e in particolare che muove le Giornate FAI: la concreta occasione che il FAI offre agli italiani per avvicinarsi e appassionarsi al patrimonio culturale del nostro Paese, scoprendo il beneficio e il piacere di apprendere, come in una scuola fuori dalla scuola.

Per due giorni 700 luoghi in Italia saranno come “classi” a cielo aperto, in cui tornare ad imparare, e in cui ad insegnare saranno gli studenti, nella consueta veste di Apprendisti Ciceroni.

I Delegati e Volontari della Fondazione, come ogni anno, metteranno a disposizione energia, creatività ed entusiasmo per svelare la ricchezza e la varietà del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo di questo Paese. Un patrimonio sorprendente e inaspettato, che non consiste solo nei grandi monumenti o nei musei, ma anche in edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono fascino, culture e tradizioni, e che tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.

Settecento proposte in oltre 350 città d’Italia, in tutte le regioni. Settecento meraviglie da scoprire che raccontano, ognuna a suo modo, l’Italia. Oltre ai luoghi del sapere, sarà possibile visitare palazzi storici, ville, chiese, castelli, ma anche esempi di archeologia industriale, laboratori artigiani e siti produttivi,ricchi di storia e curiosità. E ancora musei, collezioni d’arte, aree archeologiche, biblioteche. Saranno in programma, inoltre, itinerari nei borghi e percorsi in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici. Insomma: archeologia e architettura, arte e artigianato, tradizione e memoria, antico e moderno, città e campagna.

Tutto questo è il patrimonio culturale dell’Italia, il “nostro patrimonio”, che il FAI svela al pubblico in due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento. A chi desideri partecipare verrà suggerito un contributo libero, che andrà a sostegno della missione e dell’attività del FAI.

APERTURE IN PROVINCIA DI LECCE:

LECCE - Itinerario FAI. Bella mostra
La Camera di Commercio si aggiunge alle quattro residenze private in cui saranno allestite delle mostre d’arte contemporanea di artisti di riconosciuta fama e professionalità che saranno presenti in occasione delle Giornate FAI d’Autunno. È un dialogo tra arte e architettura quello che si instaura tra la “severa mole” della sede dell’ente camerale e la collezione visibile nel percorso allestito in occasione delle aperture della fondazione, lo stesso che sottintende le installazioni site specific nei palazzi De Raho, Grassi-Chillino, Verri e Morrone che non mancheranno di farsi custodi di memorie “da condividere o preservare”, di connessioni “sempre pronte a spezzarsi” e per questo fragili. Memorie da conservare nel tempo e nello spazio.


PARABITA - Cimitero Monumentale
Percorrendo le strade dell’entroterra salentino, segnate dai muri a secco, si trova nel Comune di Parabita uno tra i cimiteri monumentali più interessanti dell’Italia meridionale, un cimitero senza tombe. Cardine dell’architettura post-moderna, nella sua imponenza è perfettamente integrato nella natura del luogo, adagiandosi placido sul lato di un lieve pendio. Nel 1967 l’Amministrazione comunale di Parabita ha affidato agli architetti Alessandro Anselmi e Paola Chiatante del Gruppo GRAU (Gruppo Romano Architetti Urbanisti) di Roma l’incarico di progettare un nuovo cimitero: i lavori sono iniziati nel 1972 e nel 1982 il nuovo complesso è stato inaugurato. Un cimitero monumentale del quale si interessano le più prestigiose riviste nazionali e internazionali di urbanistica e architettura e sul quale discutono, spesso con toni culturalmente accesi, insigni studiosi e grandi progettisti, presente in esposizioni di tutto il mondo, punto di riferimento nella discussione sul Post-moderno. Il cimitero è un agglomerato di forme geometriche e angoli nascosti, densi di mistero e carichi di significati simbolici. La prima impressione all’entrata è quella di essere in un teatro. Le quinte sono sostituite da serpentine di loculi fiorati e, al centro esatto, un tempietto permette di accedere alla sezione superiore: un labirinto concentrico che dall’alto evoca il capitello classico e dal basso una necropoli egiziana.


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