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Lecce Città Pubblica: ''Sul Pug Codacons Lecce minimizza''

Il gruppo consiliare di minoranza replica alle dichiarazioni rese dall'Avv. Marchello sulla questione.

''Abbiamo letto la nota diffusa dal Codacons Lecce con riferimento alle vicende del Piano Urbanistico della città. E’ sorprendente apprendere che le parole espresse in rappresentanza dell’Associazione che nella sua missione vede la tutela dei diritti e gli interessi di consumatori (oggi lesi come collettività dalla revoca del PUG voluta dalla Giunta Poli Borton) minimizzino sia la revoca che il metodo al momento voluto dalla Sindaca Poli Bortone nella scelta degli incarichi per la composizione di una nuova 'task force' sul PUG''. Lo afferma in una il gruppo consiliare di Lecce Città Pubblica.

''Forse oggi il Codacons Lecce dimentica che il PUG dell'Amministrazione Salvemini era concluso e completo di tutti gli elaborati, inclusi i pareri favorevoli degli enti sovraordinati, espressi proprio a tutela dei cittadini. Un traguardo che - emerge ancora - non si era mai verificato e che segnava il via libera all'adozione del Piano in ragione degli interessi pubblici sottesi allo stesso. Forse il Codacons Lecce dimentica ancora che la città attende da oltre 30 anni il nuovo strumento urbanistico e che l'inadempienza delle amministrazioni di centrodestra ha leso per troppo tempo i diritti di tanti cittadini: nella mancata attuazione dei servizi e spazi pubblici previsti nei quartieri dal vecchio PRG e nel mancato aggiornamento dello stesso, solo per citare alcuni aspetti critici. Una lunga stasi, che ha comportato e rischia di perpetrare ancora i già numerosi ricorsi contro il Comune da parte di cittadini e famiglie leccesi ingiustamente danneggiate''.

''Apprendiamo che l’avv. Marchello nulla ha da dire, se non giudicando l’attuale dibattito pubblico come “privo di senso”, circa la questione delicata e inerente la scelta dell’attuale amministrazione di affidare incarichi gratuiti per la redazione del PUG, in palese contrasto con la legge sull’equo compenso che ha determinato il ricorso al Tar da parte degli Ordini professionali della città, nonché la questione legata al serio rischio di incompatibilità, sempre sancita dalla legge urbanistica nazionale, di affidare la redazione del PUG a stimati tecnici locali notoriamente impegnati in incarichi privati in citta, una pratica che porrebbe la loro attività professionale in conflitto con la redazione dello strumento urbanistico generale''.


''Ci auguriamo anche noi che il PUG, se mai sarà veramente dato alla città dalla nuova amministrazione, veda concretamente il coinvolgimento della cittadinanza, magari prendendo ad esempio quanto fatto dall'Amministrazione Salvemini con il lungo processo di consultazioni pubbliche che, da dicembre 2022 a marzo 2024, ha coinvolto cittadini, associazioni, imprese, istituzioni e ordini professionali in varie sedi della città e che ha posto il Piano come strumento per la costruzione della città di tutti'', conclude la nota di Lcp.


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