Politica 

Il centrodestra si difende: “Giù il costo del grattino”

“Sosta sostenibile”, si difende Capoccia. Ma per i lavoratori sarà un costo

L’amministrazione Poli Bortone ha risposto con un comunicato stampa nella serata di ieri alle accuse del centrosinistra, che parla di tradimento degli elettori, che si ritroveranno le strisce blu nelle periferie, anche dove non erano previste. “Quello che l'amministrazione comunale ha presentato ieri non è il piano della sosta, come erroneamente il centrosinistra sta facendo credere, ma il Piano urbano della mobilità sostenibile costituito anche da un sistema di sosta sostenibile - scrive in un comunicato l’amministrazione Poli / Il Pums è composto da diverse articolazioni che, tutte insieme, puntano a realizzare una città più vivibile, più a dimensione d'uomo ed anche più moderna. La Giunta non ha ancora adottato il Pums ma ha proceduto solo ad una presa d'atto, con il gruppo di lavoro. In quest'ambito, se proprio dobbiamo parlare di sosta, è bene chiarire che abbiamo fatto una scelta strategica con il fine di mantenere le tariffe quanto più basse possibile. Solo per fare degli esempi: il centrosinistra aveva previsto il pagamento anche nei giorni festivi nelle zone a tariffa minima. Noi no. Inoltre, abbiamo previsto una tariffa minima di 0,80 euro per ora, mentre il centrosinistra aveva fissato la tariffa per tali zone a 1,20 euro/ora. Per inciso: è da ricordare anche che il  Pef è stato approvato dal centrosinistra nella passata consiliatura e prevedeva tariffe per la sosta decisamente più alte”.
Il centrodestra spiega che si sta prendendo la responsabilità di agire con tariffe minimali per la sosta su strada (e molte più agevolazioni per i residenti) in modo da far funzionare e rendere convenienti i parcheggi di interscambio e di prossimità, il trasporto pubblico e gli spostamenti a piedi e in bici. Aumentiamo la rotazione degli stalli a beneficio dei commercianti e dirottando altrove la sosta lunga salvo quella dei residenti. Ma il PUMS si occupa anche di riprogettazione delle strade, di spazi per la logistica che mancano e di molti altri interventi non solo infrastrutturali ma di gestione e regolazione della mobilità.
“Non possiamo, quindi, prescindere dal rispetto del Pef, poiché è alla base dell'affidamento in house di Sgm - continua il comunicato - L'estensione della sosta tariffata, dunque, è stata da noi prevista all'interno di una visione strategica e di una regolamentazione che tiene conto delle esigenze dei residenti,  delle attività commerciali e della loro clientela. Nella configurazione attuale delle aree di sosta, che risale al 2013, esistono delle zone come piazza Partigiani o   Santa Rosa (solo per dare dei riferimenti oggettivi) dove la mancanza di regolamentazione determina fenomeni di lunga sosta anche a danno di residenti e commercianti. E ciò produce anche situazioni di disparità tra i diversi settori urbani, sia per i cittadini che per gli esercenti. La nostra regolamentazione, invece, consente di utilizzare le nuove zone a tariffa con abbonamenti certamente convenienti, oppure l'utilizzo gratuito dei parcheggi di interscambio con la possibilità di spostarsi con le navette in centro.  Un riassetto complessivo che per il Comune ha indubbiamente un costo di infrastrutturazione notevole ma che ha lo scopo di rimettere ordine in un sistema che deve essere riadeguato, cosi come i tempi richiedono. Sempre, tenendo ben presente il principio di offrire nuovi vantaggi all'utenza in un contesto aggiornato alle attuali necessità della mobilità urbana.
Siamo pronti a valutare tutti i suggerimenti ma anche le eventuali critiche che potranno giungere, purché costruttive e che tengano conto del quadro generale e, ovviamente, anche del quadro economico”. È vero che i residenti avranno il parcheggio gratuito per la prima auto e dovranno pagare 140 euro l’anno per la sosta vicino alle loro case per le seconde e terze auto, ma una nuova ondata di strisce blu, dopo quella davanti all’ospedale (voluta dalla giunta Salvemini) invaderà le periferie. San Pio, Santa Rosa, San Lazzaro, Piazza Partigiani, quartiere Leuca e quartiere Stazione rischiano di ritrovarsi solo posteggi a pagamento: un salasso per migliaia di lavoratori della provincia e delle periferie, che comunque, anche prendendo il bus dai parcheggi di scambio “gratuiti”, dovranno ogni giorno pagare un ticket (impiegando più tempo per raggiungere la destinazione).

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