Politica Lecce 

Ballottaggio a Lecce, il centrodestra: ''Emiliano chiama alle armi i primari delle Asl pro Salvemini''

Stoccata dalla coalizione a sostegno della candidata Adriana Poli Bortone, che sottolinea: "Un atto gravissimo".

''Una riunione 'carbonara' con i primari della Asl di Lecce, convocata dal presidente Emiliano alla vigilia del ballottaggio per le amministrative. Il motivo lo svela lui stesso: fare campagna elettorale per il sindaco uscente Salvemini, mobilitando tutti gli 'amici'. Anziché metterci la faccia e salire sul palco pubblicamente, preferisce agire nell'ombra organizzando incontri a porte chiuse. Ecco di cosa si occupa il governatore pugliese a Lecce: di schierare i suoi giannizzeri a difesa del 'fortino' di Palazzo Carafa, sapendo di trovare sottoposti pronti ad obbedire. Il sistema che a Bari è stato smascherato viene replicato anche a Lecce, come denunciamo da tempo: siamo ridotti a colonia, trattati come sudditi. Bari comanda, Lecce esegue''. E' quanto denunciano in una nota tutti i partiti ed i movimenti del centrodestra leccese.

''Siamo sconcertati dalla spudoratezza di Emiliano e dei suoi fedelissimi leccesi, che chiamano alle armi i direttori di reparto delle strutture sanitarie pubbliche del territorio perché vadano a caccia di voti per il candidato sindaco di centrosinistra in queste ultime ore. Ore che dovrebbero essere di silenzio e riflessione, per ponderare una scelta dalla quale dipenderà il futuro di Lecce e dei leccesi, che ben conoscono i disastri della gestione Salvemini degli ultimi sette anni, tanto che l’avrebbero già rimandato a casa al primo turno, se non fosse stato per una manciata di contestatissimi voti''.

''Quando parliamo di 'metodo Emiliano' facciamo riferimento proprio a questo modo di fare arrogante, che pretende di imporre nomi e porre veti, per continuare ad assicurarsi la gestione del potere. Non solo a Bari ma anche nelle 'periferie' dell’impero barese. Una concezione della politica lontana anni luce dalla nostra, perché basata su favori, promesse e compromessi, del tutto scollata dai cittadini e dai loro bisogni. Ci auguriamo che la volontà dei leccesi, già emersa nel voto di due settimane fa, venga confermata con ancora più forza domani e dopodomani, mettendo la parola fine sull’amministrazione Salvemini e inaugurando una stagione di cambiamento e rinascita con Adriana Poli Bortone'', concludono.

Inoltre, l'onorevole Saverio Congedo (Fratelli d'Italia) ed il senatore Roberto Marti (Lega) aggiungono: ''Presenteremo un'interrogazione parlamentare sull'accaduto. Lecce e i leccesi non meritano di essere trattati in questo modo''.

Da parte sua, Adriana Poli Bortone sottolinea: ''In una situazione sanitaria allo scatafascio con liste d'attesa lunghissime, pronto soccorso intasati, persone costrette ad emigrare fuori regione per curarsi, il presidente della regione Puglia che evidentemente proprio per usarla impropriamente ha tenuto per sè  la delega alla sanità ha compiuto un atto gravissimo. In un giorno di silenzio elettorale ha pensato bene di fare campagna elettorale convocando i vertici delle ASL, non per fare il punto sull'emergenza sanitaria. Magari, sarebbe stato un lodevole gesto. No, il Presidente della Regione, pensando evidentemente di essere legibus solutus è venuto nel "feudo" di Lecce per dare indicazioni di voto, fare campagna elettorale esercitando  il suo potere. È un fatto gravissimo sul quale non possiamo tacere e proprio per questo tutti i movimenti e i partiti del centrodestra unito hanno scritto al prefetto di Lecce per denunciare questo episodio gravissimo. Caro Emiliano, il tempo è scaduto, avresti potuto farla sopra un palco la campagna elettorale mettendoci la faccia, non sottobanco. Questi comportamenti sono inammissibili, ancor più se messi in atto dall'istituzione massima della regione Puglia e  oltretutto da un uomo di legge''.

Con un post sui social l'on.Pd Stefanazzi fornisce una versione dei fatti e ribalta le accuse contro Telerama rivolgendosi al Prefetto: "Il presidente, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di silenzio elettorale, ha salutato in maniera riservata e a porte chiuse alcuni amici appartenenti a diverse categorie sociali e professionali per parlare anche del ballottaggio a Lecce.  Quello che è davvero grave è che l'emittente in questione si sia presentata ad un evento privato e a porte chiuse ed abbia preteso, in palese violazione della privacy, di effettuare riprese e fare domande. Solo per cortesia il Presidente Emiliano ha risposto alla domanda del giornalista chiarendo in maniera cristallina il motivo dell'incontro".

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