Politica Novoli 

Novoli, opposizione contesta deleghe a consiglieri di maggioranza. Il sindaco: ''Atto legittimo''

Secondo il gruppo Novoli Rinasce sono irregolari in base al Regolamento comunale. Il primo cittadino ricorda le analoghe scelte fatte nei suoi mandati da Vetrugno.

''Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e dall’Albo Pretorio del Comune di Novoli, abbiamo appreso la notizia che con Decreto Sindacale n° 5 del 4/7/2024, sono stati attribuiti ai consiglieri comunali Angelo Orlando, Sabrina Murra, Roberta Romano, Sandro Ruggio “incarichi temporanei e per affari determinati”. Questa dicitura è già, per così dire, “incompleta” o poco a norma, poiché in netto contrasto con il Comma 6 dell’art. 4 del Regolamento Comunale per il funzionamento degli organi collegiali (Giunta, Consiglio, Commissioni Consiliari) che prescrive “ai consiglieri comunali possono essere conferiti dal Sindaco speciali incarichi di studio o di programmazione, di natura politica, su specifiche materie…”. Lo afferma in un comunicato il Gruppo Consiliare Novoli Rinasce, del capogruppo Oscar Marzo Vetrugno.

''A conferma di quanto esposto, basti guardare l'esempio “virtuoso” del Comune di Campi Salentina, in cui l'ogetto della questione è identico al caso novolese ma la dicitura utilizzato nel Decreto Sindacale n° 22 del 3/7/2024 appare più vicina a quello che la norma prescrive. Ovvero il “Conferimento di incarico di studio e di collaborazione con il Sindaco in materia di ______ alla consigliera…”, ovvero un solo incarico ad un solo consigliere eletto. Nel gioco del del “trova le differenze” è il primo aspetto lampante: a Novoli, il dott. Marco De Luca, come lui stesso ha sottolineato in diverse interviste e uscite pubbliche, ha affidato deleghe a tutti quei candidati esclusi in termini di voti dai posti di comando. 'Nessuno resta indietro' ampiamente rispettato, ma non si tratta di poveri, ma di consiglieri che reclamano a gran voce un posto al sole...ed in barba alle norme! Ulteriore conferma della difformità grave viene dalla Giurisprudenza Amministrativa (vedi TAR Toscana con la Sentenza n° 1248/04 del 27/4/2004 e TAR Puglia Sez.I n. 4499/2006, unitamente al parere del Consiglio di Stato n. 4883/2011). È opinione condivisa e supportata, infatti, che il sindaco non possa incaricare i Consiglieri per collaborare allo svolgimento di attività amministrative di governo dell’Ente, non potendo costoro gestirle per conto del sindaco.


“A tal riguardo - spiegano Oscar Marzo Vetrugno, Loris Romano, Daniela De Pascalis ed Eleonora Marzo, consiglieri del Gruppo 'Novoli Rinasce' - il Ministero dell’Interno, con propri pareri del 7/8/2008 e del 7/03/2016, ha precisato tra l’altro che «...poiché il Consiglio svolge attività di indirizzo e controllo politico-amministrativo, partecipando...alla verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche da parte del sindaco… e dei singoli assessori - art.42, comma 3 del TUEL-, ne scaturisce l’esigenza che i contenuti dei compiti delegati siano tali da evitare una incongrua commistione nell’ambito di controllo medesima e, quindi, nello svolgimento di competenze proprie degli assessori…il consigliere può essere incaricato di studi su determinate materie, di compiti di collaborazione circoscritti all’esame e alla cura di situazioni particolari, che non implichino la possibilità di assumere atti di rilevanza esterna, né di adottare atti di gestione spettanti agli organi burocratici. È suscettibile di rilievi di legittimità una delega conferita per l’esercizio di compiti riguardanti singoli settori dell’amministrazione comunale, poiché così risulterebbe aumentato in modo surrettizio il numero degli assessori».

''Pertanto - concludono - il Decreto Sindacale n. 5 del 4/7/2024 non lascia dubbi sulla sua illegittimità e le deleghe che ne scatutriscono, per quanto esposto e così come formulate, devono essere revocate in quanto in violazione delle disposizioni normative e regolamentari''.


Intanto, si registra la replica del sindaco De Marco, che in una nota in riferimento a quanto riferito dai consiglieri di minoranza, circa gli incarichi temporanei e per affari determinati conferiti ai consiglieri Orlando, Murra, Romano e Ruggio, assicura che il Decreto oggetto delle loro osservazioni, come si può leggere ictu oculi, non ha consentito e non consente, come vorrebbero intendere parafrasando, di “gestire direttamente un settore dell'Amministrazione“ né di “assumere atti di rilevanza esterna” e men che meno di “adottare atti di gestione spettanti ai dirigenti”.

Lo stesso oggetto del Decreto, da loro richiamato, peraltro intitola “incarichi temporanei e per affari determinati” ben lungi da riferirsi a quanto da loro paventato nella richiesta. Nel documento contestato si premette espressamente che il consigliere avrà esclusivamente una funzione propositiva e di consulenza nei confronti del Sindaco e dei Responsabili di settore.

''Pertanto, nella piena legittimità dell'atto, i Consiglieri potranno svolgere le loro funzioni nei limiti di legge e dello Statuto Comunale. L'attuale capogruppo Oscar Marzo Vetrugno poi, e non è ultroneo farne memoria, nei suoi due mandati sindacali assunse gli stessi provvedimenti nei confronti degli allora consiglieri comunali Gianni D'Ambrosio, Gianni De Luca, Tonio Pino e Gianfranco De Luca'', conclude Marco De Luca.


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