Politica Nardò 

“Legge e regolamenti violati da oltre 2 anni: presentata denuncia contro il Presidente del Consiglio Comunale''

A Nardò nota congiunta contro Antonio Tondo a firma di Alberto Egidio Gatto, Capogruppo Consiliare di Fratelli d'Italia e Lorenzo Siciliano, Capogruppo Consiliare del Pd.

''Da anni, ormai, siamo costretti a registrare un clima di ostruzionismo politico posto in essere dal Presidente del Consiglio, Antonio Tondo, il quale, piuttosto che essere arbitro del dibattito politico in aula e garante del rispetto della Legge e delle norme regolamentari e statutarie, di fatto si rivela esserne il primo contravventore svilendo l'importantissima funzione Istituzionale che, tra l'altro, è pagato per ricoprire, pur di assecondare, verosimilmente, i capricci ed i diktat politici del suo Sindaco''. E' quanto affermano in una nota congiunta Alberto Egidio Gatto, Capogruppo Consiliare di Fratelli d'Italia e Lorenzo Siciliano, Capogruppo Consiliare del Partito Democratico.

''Una situazione inaccettabile - affermano - dinanzi alla quale le opposizioni, pur di orientamento politico trasversale, avevano il dovere di insorgere, a tutela dei principi democratici e costituzionali che a Nardò, purtroppo, i signori del Palazzo quotidianamente violano. La mancata convocazione del consiglio comunale richiesto da un quinto dei consiglieri, per discutere di un argomento fondamentale riguardante la sicurezza nel centro storico dopo i recenti fatti di cronaca avvenuti nelle scorse settimane, oltre a costituire, a nostro sommesso parere, una gravissima omissione o, peggio, rifiuto di un atto proprio dell'ufficio del Presidente del Consiglio rappresenta, di fatto, una negazione del dibattito politico mirata a mortificare e frustrare la funzione di controllo ed indirizzo politico dei consiglieri comunali richiedenti''.

''Pur consapevoli che interessare della questione la Procura della Repubblica fosse l'extrema ratio, avendo provato in ogni modo a discutere civilmente con il Presidente del Consiglio Tondo per ottenere la convocazione del consiglio comunale da noi richiesto, da ultimo nel corso della conferenza dei capigruppo del 22 luglio scorso, alla fine, purtroppo, siamo stati costretti a prendere atto del fatto che con questi signori ogni dialogo o confronto è impossibile evidentemente perché si credono talmente forti da collocarsi al di sopra della legge''.

''Noi, invece, riteniamo che questi comportamenti siano evidenti segnali della loro debolezza e della loro incapacità di reggere un confronto, nonostante i loro soverchianti numeri, sulle tematiche e sulle problematiche veramente importanti che riguardano la nostra città come la sicurezza e l'ordine pubblico, l'istruzione, le politiche del lavoro e la sanità. Attendiamo fiduciosi, dunque, che la giustizia dei Tribunali faccia il suo corso arginando e punendo ogni violazione di legge che dovesse ravvisarsi, certi, poi, che saranno i cittadini, con la matita in pugno nelle urne, a rispedirli nelle loro case, dove potranno continuare a giocare al Risiko senza fare piú danni'' concludono Gatto e Siciliano.


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