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Centro Disturbi Alimentari a Lecce, nuovo sopralluogo di Pagliaro

Per il consigliere regionale cantieri fantasma al ''Fazzi'' e all'ex Opis. ''Basta alla politica dell'annuncio della Regione Puglia''.

“Un albero ormai rinsecchito: è ciò che rimane dell’inaugurazione del cantiere all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, per la realizzazione di un reparto dedicato ai casi più gravi di disturbi del comportamento alimentare. Era il 28 marzo scorso quando veniva dato l’annuncio in pompa magna, con tanto di cerimonia ufficiale a cui parteciparono la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, il direttore sanitario dell’Asl Lecce, Antonio Bray, e la dirigente del Centro per la cura e la ricerca sui disturbi alimentari di Lecce, Caterina Renna. Ma, dopo 5 mesi e mezzo, non ci sono operai al lavoro e tutto è fermo: l’ho constatato nel sopralluogo effettuato oggi. Dove sono i posti letto per le pazienti con disturbi alimentari gravi, che necessitano di ricovero?
Ma facciamo un passo indietro: a luglio 2022 il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mia mozione che prevedeva la destinazione di fondi per la ristrutturazione del Centro diurno già attivo da anni nell’ex Opis di Lecce, e per la creazione di un'area di ricovero al Fazzi. Ma, come spesso accade in questa Regione, gli impegni rimangono sulla carta''. Lo afferma in una nota Paolo Pagliaro, consigliere regionale e capogruppo de La Puglia Domani.

''A novembre 2023 - aggiunge - la Regione aveva annunciato lo stanziamento di oltre 2 milioni di euro per la realizzazione di stanze di degenza nell’ospedale Vito Fazzi, dedicate all’assistenza h24 delle pazienti acute, che invece sono costrette a girovagare per tutta l’Italia, lontano da casa, con costi che gravano sulle casse della sanità regionale e disagi e sofferenze enormi per le pazienti e per le loro famiglie. Ma c’è di più. Non soltanto al Fazzi è tutto fermo. Quei 2 milioni di euro dovevano servire anche a ristrutturare il Centro diurno, che opera da molti anni con grande professionalità e umanità, sotto la guida della dottoressa Renna, ed è diventato punto di riferimento per tante pazienti. Anche qui, dal sopralluogo di oggi, ho riscontrato lo stesso desolante copione: cantiere fantasma. Il muro di cinta resta scrostato, e al primo piano nessun intervento di ristrutturazione eseguito, nonostante ne fosse stata annunciata la conclusione entro fine settembre''.


''La mia doppia ispezione di oggi dimostra che la Regione continua a perdere tempo, che le promesse e gli impegni per la realizzazione di un grande centro per la cura dei DCA a Lecce, diurno e residenziale, non sono stati mantenuti. E noi siamo stanchi della politica dell’annuncio di questo Governo regionale. Diciamo basta e chiediamo che sia il presidente Emiliano, in qualità di assessore alla sanità, a metterci la faccia, a dire la verità e a dare una data di consegna certa dei lavori di ristrutturazione del Centro diurno, e del reparto di ricovero al Fazzi.    
Questa è una battaglia che ho cominciato fin dal mio insediamento in Consiglio regionale, quattro anni fa, e che ho portato avanti senza mai mollare, incontrando costantemente le ragazze che soffrono di disturbi alimentari e i loro familiari, distrutti da questa malattia terribile e dai viaggi della speranza a cui sono obbligati per mancanza di strutture sul nostro territorio. Il paradosso è che ci sono gli ambienti e anche i fondi, e il Centro DCA di Lecce – secondo gli annunci della Regione – sarebbe destinato a diventare hub di riferimento per l’intero Mezzogiorno, per la cura dei disturbi alimentari. Invece, le lungaggini della burocrazia sanitaria e di lassismo bloccano tutto questo. Noi però, da sentinelle del popolo, continueremo a suonare la sveglia a Emiliano e alla Regione finché non vedremo realizzato il reparto di ricovero per casi gravi, e ristrutturato il Centro diurno. Questo è il mio impegno”, conclude Pagliaro.


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