Politica Lecce 

Cantiere di via Trinchese, Salvemini e Pd all’attacco. La replica: ''I commercianti per loro valgono zero''

Per il centrosinistra si sta danneggiando l’interesse della città con rinvii e ritardi. Il centrodestra spiega di aver solo difeso il commercio leccese in un periodo di grande crisi.

A Lecce il cantiere di Via Trinchese sta scatenando le polemiche tra maggioranza e opposizione. Ieri, l’ex sindaco Carlo Salvemini ha stigmatizzato il rinvio con un post su Facebook: “Il valore di un investimento pubblico destinato a riqualificare un’area pedonale strategica- e renderla più accessibile per persone diversamente abili e per tutti, più confortevole e bella con panchine e alberature - non è meno importante di quello generato dalle attività commerciali che vi si affacciano. Costrette certamente a subire i disagi di un cantiere. Ma destinate comunque a ottenere benefici in termini di maggiore valorizzazione, visibilità e attrattività a fine lavori. Per questa ragione considero un errore l’aver deciso di rinviare i lavori previsti per non danneggiare lo shopping natalizio”.

Gli fa eco il Partito Democratico che ha denunciato la cattiva gestione dei lavori e la mancanza di pianificazione e aggravio dei costi. L’inizio dei lavori era stato previsto per il 14 ottobre. Il progetto di riqualificazione, finanziato con 577mila euro, prevede la realizzazione di una strada a quota unica e il rifacimento della pavimentazione utilizzando pietra locale, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità e la sicurezza pedonale. I lavori sarebbero stati divisi in due lotti, ciascuno della durata di quattro mesi, interessando il tratto tra piazza Mazzini e via Cavallotti.

Il Pd stigmatizza i rinvii precedenti che hanno portato a questa situazione: ''Non è stato considerato il fatto che la tardiva apertura  del cantiere ad ottobre si sarebbe sovrapposta con le festività natalizie ed avrebbe danneggiato economicamente le attività commerciali della zona e parallelamente avrebbe creato disagi per la circolazione pedonale  in un periodo di massimo afflusso. Di fronte a queste criticità, l’amministrazione ha dovuto fare marcia indietro, costringendo l’impresa appaltatrice a rimuovere le limitazioni già predisposte per il cantiere, con un conseguente aggravio dei costi''.

''Leggo, basito, l’intervento dell’ex sindaco circa la decisione assunta dall’Amministrazione Comunale di rinviare (di pochi mesi) la cantierizzazione di Via Trinchese - replica l’assessore alle Politiche Urbanistiche, Gianpaolo Scorrano - al fine di consentire ai commercianti di poter lavorare nel periodo per loro più importante dell’anno: le festività natalizie. Innanzitutto, mi duole constatare il modus operandi del consigliere Salvemini che, in quanto tale, avrebbe potuto affrontare la delicata questione nelle sedi istituzionali competenti che, da ex sindaco, dovrebbe ben conoscere, e non sui social. Ma quel che più dispiace è la pressoché totale indifferenza e mancanza di empatia nei confronti della categoria dei commercianti (di cui in maniera indiretta faccio orgogliosamente parte) i quali rappresenterebbero -a detta del consigliere- una sorta di danno collaterale per il raggiungimento di un bene più ampio, il famoso “bene comune” che, però, non si è mai capito essere comune a chi. È facile, infatti, ergersi sul proprio piedistallo (quello giallo, ricordate?) ed esprimere giudizi dalla propria posizione di lavoratore dipendente con salario assicurato (neanche da quella di consigliere comunale) nei confronti di chi, invece, trae il proprio sostentamento alzando quotidianamente quella saracinesca che, per il consigliere, potrebbe anche restare qualche mese chiusa da una recinzione di cantiere''.

''In ultimo, con riferimento ai “consigli” sulle modalità di cantierizzare via Trinchese dopo le festività, stia pure sereno il già sindaco Salvemini: si procederà per step e con recinzione idonea per i luoghi in cui dovrà essere allocata. È del tutto evidente la differenza di approccio ai problemi tra la precedente amministrazione e quella attuale: per il centrodestra targato Adriana Poli Bortone, infatti, l’ascolto è alla base della propria azione politica; per la sinistra di Salvemini e Dellinoci, invece, così non è, e il risultato, seppur difficile da digerire, è sotto gli occhi di tutti'', conclude Scorrano.


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