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Impianto di biometano, i sindaci di Trepuzzi e Surbo ribadiscono il “no”, ma non è sul loro suolo

Il primo cittadino di Surbo, Ronny Trio, incontrerà Adriana Poli Bortone per convincerla a bloccare il progetto in zona Cafore. Polemiche dell’opposizione surbina.

È un altro secco “no” quello pronunciato questa mattina in conferenza stampa dai sindaci di Surbo e Trepuzzi, Ronny Trio e Giuseppe Taurino. In qualità di primi cittadini di due importanti paesi dell’hinterland leccese chiedono di bloccare il progetto di un impianto a biometano in zona Cafore, dove sorgono masserie, strutture ricettive e l’abbazia di Cerrate (a più di 500 metri).

Il Sindaco di Surbo, Ronny Trio, incontrerà nei prossimi giorni la sindaca di Lecce, Adriana Poli Bortone per ribadire un chiaro e forte dissenso alla realizzazione del progetto.

I Sindaci di Trepuzzi e Surbo chiederanno un incontro all’Unione dei Comuni del Nord Salento per presentare una mozione avente ad oggetto le ragioni del “No” alla realizzazione di un impianto in un’area in cui sono state investite notevoli risorse economiche, da parte di pubblico e privato, per la riqualificazione e in cui insistono insediamenti ricettivi e luoghi culturali di grande interesse turistico.

I due primi cittadini inoltre presenteranno una mozione congiunta ai rispettivi Consigli Comunali e si riservano di avviare una serie di iniziative pubbliche e azioni amministrative qualora il Comune di Lecce intendesse proseguire con l’iter di approvazione per la realizzazione di un impianto di biometano in Zona Cafore.

Intanto, l’opposizione surbina ricostruisce la situazione: ''Lo scorso 28 ottobre, il gruppo consiliare C'è Fermento e il consigliere Marco Pezzuto, del Movimento Regione Salento, hanno protocollato una richiesta con la quale è stato chiesto al  Sindaco Taurino di contattare il Sindaco del Comune di Surbo Ronny Trio, allo scopo di organizzare un Consiglio Comunale congiunto e monotematico in merito al progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano a Lecce, in località Cafore al confine con il Comune di Surbo e nelle vicinanze dell'Abbazia di Cerrate''.

“L’opposizione consiliare di Trepuzzi, congiuntamente, ha inteso recepire e interpretare il comprensibile allarme delle popolazioni di Trepuzzi e Surbo, insorto  alla notizia dell'esistenza di un progetto che potrebbe essere fonte di notevole impatto sulla salute e sull’ambiente - scrive in un comunicato  Katia Orlandi - apprendiamo oggi con sorpresa, che il sindaco Taurino ha convocato una conferenza stampa congiunta con il sindaco di Surbo Trio. Ma come? Chiediamo di discutere di una tematica così importante nelle sedi opportune e la risposta è una conferenza stampa? È curioso che Trio ritrovi la strada di Trepuzzi, dopo aver disertato con la sua maggioranza l’assemblea pubblica per la legalità dello scorso 24 ottobre! L'azione amministrativa - continua - deve essere finalizzata al bene della comunità che si amministra e non usata come palcoscenico per ambizioni di visibilità personali''.

''Siamo pronti - conclude la consigliera Orlandi - ad attivare tutte le iniziative possibili, a partire dalla discussione in consiglio e fino all’organizzazione di assemblee pubbliche per respingere al mittente questo progetto''.

''Agli amministratori pubblici - prosegue Martina Gentile - dovrebbe interessare portare le discussioni nelle sedi appropriate: come rappresentanti delle istituzioni penso che dovremmo affrontare tecnicamente temi come questo. Abbiamo chiesto solo di poterci confrontare, è troppo? A Surbo, è stata perfino negata alle minoranze la sala consiliare per incontrare la stampa, nei giorni scorsi, mentre aspettiamo la convocazione di un consiglio comunale senza sapere se e quando sarà convocato! Noto con grande stupore che Trio, in questo caso - vista la sua assenza all’assemblea pubblica sillla sicurezza di qualche giorno fa - va al rimorchio del sindaco di Trepuzzi, forse perché riconosce in Taurino un sindaco più autorevole? Chiediamo solo di affrontare questa tematica con rigore e serietà, nelle sedi consone alla discussione”.


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